newsletter_del_13_luglio_2020

Finanza Locale

Le inadempienze del concessionario della riscossione

Le inadempienze del concessionario della riscossione, in termini di mancato riversamento delle somme dovute, rientra nella giurisdizione della Corte dei conti, così la Sezione giurisdizionale della Sicilia, con la sentenza n. 170 del 2020.

 

Nell’ambito del procedimento ingiuntivo ex R.D. n. 639/1910 attivato dal comune nei confronti del concessionario di riscossione per il versamento delle somme dovute in relazione al conto di gestione, oltre che per interessi ed a titolo di danno, la Corte dei Conti è stata chiamata a decidere sulla richiesta di accertamento della legittimità, nullità, inammissibilità, infondatezza della ingiunzione, con conseguente annullamento della stessa.

 

La Corte ha rilevato in primo luogo trattarsi di somme inerenti la gestione della riscossione operata dalla società in favore del comune e ha ritenuto che pur venendo in rilievo partite di dare ed avere relative ad un conto giudiziale, non è possibile ravvisare identità di oggetto tra la domanda proposta ed il giudizio di conto, che ha per oggetto, come è noto, l’intero rapporto intercorso tra l’agente contabile e l’Amministrazione e non solo la debenza o meno di somme asseritamente riscosse e non riversate nei termini di legge. La fattispecie dedotta in giudizio, ad avviso della Corte, deve essere ricondotta al tipico giudizio di responsabilità amministrativa per danno erariale.

Sentenza       

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Contratti pubblici

Il grave illecito professionale

L’accertamento dei gravi illeciti professionali è stato oggetto della sentenza n. 4304 del 6 luglio 2020 del Consiglio di Stato.

 

Come noto la norma prevede la presenza di una grave infrazione che sia stata debitamente accertata e dato, per espressa previsione normativa, che l’accertamento possa avvenire con qualunque mezzo adeguato.

 

Si tratta di stabilire se sia mezzo adeguato di prova un provvedimento di risoluzione di un precedente contratto adottato da una stazione appaltante e, data risposta positiva al primo quesito, a quali condizioni possono definirsi “debitamente accertate” le infrazioni indicate in detto provvedimento di risoluzione.

 

Non solo una sentenza ma anche un provvedimento di risoluzione per inadempimento di un precedente contratto d’appalto possa essere compreso nell’ambito dei mezzi adeguati a fornire la dimostrazione delle gravi infrazioni alle norme in materia di sicurezza e tutela dei lavoratori e in materia ambientale commesse da un operatore economico.

 

Sentenza     

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Pubblico impiego

Le assunzioni negli enti che si collocano tra le due percentuali

La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per l’Emilia Romagna, con la delibera n. 55 del 25 giugno 2020 ha fornito un parere per un comune in cui il rapporto tra spese di personale ed entrate correnti (al netto del FCDE) si colloca tra i due valori soglia definiti dalla Tabella 1 e dalla Tabella 3 del DM 17 marzo 2020.

 

L’obiettivo per tali enti è quello di contenere nel 2020 la percentuale del rapporto al di sotto di quella dell’ultimo rendiconto approvato.

 

Il primo quesito era individuare cosa si intende per ultimo rendiconto approvato e il secondo se l’ente può continuare a effettuare il turn-over al 100 per cento.

Per questa seconda domanda la Corte ha risposto positivamente ma a condizione che non si incrementi il rapporto fra entrate correnti e impegni di competenza per la spesa complessiva di personale rispetto a quello corrispondente registrato nell’ultimo rendiconto della gestione approvato.

Parere

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Gestione dell'ente

L'imposta di soggiorno ai tempi della pandemia

Imposta di soggiorno: riflessioni e prospettive in tempi di pandemia, di Gabriella De Maio.

 

Il tema dell’imposta di soggiorno è di rilevante attualità in quanto l’emergenza sanitaria di portata pandemica sta innescando una serie di effetti negativi, specie nel comparto turistico. Ciò impone una attenta riflessione su alcuni aspetti focali del tributo che, in quanto critici, rischiano di acuirsi nella fase successiva al lockdown, concretando il pericolo di una profonda crisi del settore, con ripercussioni gravi a livello nazionale e locale.

 

Occorre, pertanto, ri-considerare l’istituto, in chiave dogmatica e sotto il profilo applicativo, optando non solo per una disciplina più puntuale che tenga in debito conto le sollecitazioni giurisprudenziali sulla natura giuridica ed il ruolo del soggetto gestore, ma anche rendendo effettivo e trasparente ai cittadini come ai turisti - il vincolo fra la destinazione del gettito dell’imposta e gli interventi in favore del turismo.

 

Nota  

                             

 

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