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Venerdì 6 dicembre 2013

 

 

Note di lettura sulla legge di stabilità 

 

Il Dipartimento Bilancio ha predisposto un dossier è articolato in tre volumi: Sintesi del contenuto (dossier n. 95/0) e Schede di lettura (dossier n. 95, Parte I), redatti dal Servizio Studi e  dall'Ufficio rapporti con l'Unione europea, per le parti relative ai documenti all'esame delle istituzioni dell'Unione europea; Profili finanziari (dossier n. 95, Parte II) curati dal Servizio Bilancio dello Stato, nonchè dalla Segreteria della V Commissione per quanto concerne le coperture.

 

Il volume Sintesi è stato pubblicato con la newsletter di ieri, mentre oggi sono disponibili le due note di lettura, sempre a cura del Dipartimento del Bilancio.

 

Sul sito dell'A.S.F.E.L. - www.asfel.it - è possibile consultare una lunga serie di documenti sull'argomento: Normativa-Leggi finanziarie

 

Nota - 1  -   Nota - 2  

 

Le proposte Anci sul d.l. n. 133 sulla seconda rata Imu

 

Tocca al Parlamento, nelle pieghe del bilancio dello Stato, trovare le risorse per non far pagare ai cittadini una 'mini Imu'. Parliamo di circa 350 milioni che non rappresenteranno una cifra insormontabile ma senza i quali si rischia di compromettere il rapporto di trasparenza tra istituzioni e cittadini". Lo ha detto il presidente dell'Anci Piero Fassino parlando con la stampa, insieme al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, al termine dell'Ufficio di presidenza Anci, convocato oggi a Roma per discutere di Imu e Legge di stabilità .

"Il governo - ha detto Fassino - è sempre stato chiaro sul fatto che i Comuni avrebbero ricevuto il 100 percento della seconda rata Imu, senza ulteriore aggravio fiscale per i cittadini. La prima cosa è acquisita, non è acquisita la seconda perchè il 40 percento dall'aumento sulle aliquote 2013 viene chiesto ai cittadini e a noi sindaci di incassarle, in pratica il contrario di quanto promesso".

 

Fassino è poi passato all'altro nodo da sciogliere, quello della service tax (ora rinominata Iuc). Illustrando lo studio effettuato da Ifel, il presidente Anci ha ricordato come l'associazione da giorni continua il confronto con il Parlamento e il governo, tuttavia, ad oggi 'non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti'.  

 

Il provvedimento, ha poi spiegato il sindaco di Torino, 'non garantisce la copertura integrale del gettito derivato in passato da Imu e Tares. Infatti se la copertura e' garantita dall'aliquota al 2,5 per mille sulla prima casa e dall'aliquota sulla seconda al 10,6 è evidente che il saldo 2014 significherà  un ulteriore taglio per i Comuni".

Il calcolo al quale fa riferimento il presidente dell'Anci deriva dall'aliquota prima casa del 2013 fissata al 4 per mille nella maggior parte dei casi. Scendendo al 2,5 e rimanendo quella per la seconda al 10,6 gli introiti risultano quasi dimezzati. "Parliamo, nel complesso di circa 1,5 miliardi, di cui 500 per le detrazioni ai cittadini e un miliardo per compensare il delta tra aliquote 2013 e 2014".

 

Fassino ha poi ricordato come, nella legge di stabilità , rimangano ancora aperte le questioni sul patto di stabilità  e le società  partecipate. Sul primo aspetto, pur apprezzando l'allentamento per un miliardo 'occorre riequilibrare le risorse tra Comuni e Province, anche in vista della riforma Delrio e poi intervenire sui Piccoli Comuni. Per i piccoli enti - ha rimarcato - questa norma ha picchi minimi sui saldi mentre è un onere massimo per chi è chiamato ad amministrare con vincoli così stringenti".

 

Per quanto riguarda, invece, la questione delle partecipate, regolata dall'ex articoli 15 della Legge di stabilità  (attualmente comma 370 della stessa), il presidente Anci ha denunciato come quel comma abbia innanzitutto 'forti profili di incostituzionalità  poichè contrasta con il codice civile che regola le società  in cui i Comuni hanno una partecipazione. Inoltre - ha aggiunto - prevedere per i Comuni un fondo di riserva, dal quale attingere nel caso di bilanci in perdita, scaricherebbe sui sindaci l'onere di ripianare dei debiti a volte causati dallo Stato, si pensi alle aziende del trasporto pubblico locale che vanno in rosso soprattutto per tagli sempre maggiori'.

 

Sempre sulla questione tagli, Fassino ha poi voluto lanciare una provocazione sulle spese giudiziarie in carico ai Comuni. "Noi siamo costretti ad anticipare queste spese - ha detto - che lo Stato puntualmente non ci restituisce. Non siamo più disponibili a essere creditori di somme che in alcuni casi sono diventate insostenibili. O ci viene rimborsato quanto anticipato - ha attaccato il presidente Anci - o intraprenderemo un'azione giudiziaria ricorrendo alla giustizia amministrativa per chiedere l'abolizione della legge 392 che obbliga i Comuni ad anticipare le spese per i tribunali".

 

Sempre nel corso della conferenza stampa, infine, Fassino, a nome di tutti i sindaci italiani, ha voluto ricordare il recente alluvione in Sardegna. "Apprezziamo - ha detto - la tempestività  con la quale il governo è stato da subito vicino a popolazione e amministratori colpiti. Ora però occorre la stessa tempestività  per erogare le risorse necessarie alla ricostruzione.

 

Sul sito dell'A.S.F.E.L. - www.asfel.it - è possibile consultare una lunga serie di documenti sull'argomento: Gestione del bilancio-Tributi

 

 

Nota Ifel   -  Proposte Anci  

 

 
Circolare sul lavoro precario nella P.A.

 

Pubblicato il testo della Circolare D'Alia sul precariato e sui contratti a termine nel 2013, applicativa del decreto legge 101/2013 sul pubblico impiego.

 

La circolare, numero 5 del 21 novembre 2013, ha per oggetto Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato. Reclutamento speciale per il personale in possesso dei requisiti normativi. Proroghe dei contratti. Articolo 1 del decreto-legge 31 gennaio 2013 n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013 n. 125, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni e articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165.

Vengono in particolare forniti i primi indirizzi alle pubbliche amministrazioni sulle misure del Governo in tema di precariato e indicazioni sulle procedure di reclutamento di personale nelle Pa.

 

Obiettivi dichiarati sono:- razionalizzare e ottimizzare i meccanismi assunzionali; - garantire gli standard operativi e i livelli di efficienza ed efficacia dell'attività  svolta dalle amministrazioni pubbliche, valorizzando anche l'esperienza professionale maturata con contratti a tempo determinato; - favorire la mobilità  del personale in eccedenza.

 

Sul sito dell'A.S.F.E.L. - www.asfel.it - è possibile consultare una lunga serie di documenti sull'argomento: Normativa-Leggi Enti Locali

 

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Programmazione del fabbisogno del personale

 

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Il TAR Puglia, Lecce-sezione II, con la sentenza n. 2339 depositata in data 19 novembre 2013, esprime il principio secondo il quale le pubbliche amministrazioni sono tenute ad approvvigionarsi delle risorse umane, necessarie all'espletamento delle proprie funzioni istituzionali ed essenziali, mediante le previste procedure di reclutamento di personale stabilmente alle dipendenze, precedute dalla programmazione dei fabbisogni di personale. Risultano irragionevoli e viziate (illogiche ed immotivate) scelte dell'amministrazione che prediligano, ripetutamente, il ricorso a professionalità  esterne, anche con un significativo incremento degli oneri a carico delle finanze pubbliche.

 

Il giudice precisa, in tale contesto, la funzione degli atti di programmazione, come segue:

"... l'art. 39, comma 1, della l. 27 dicembre 1997 n. 449 impone a tutte le pubbliche amministrazioni di procedere alla programmazione triennale del fabbisogno del personale 'al fine di assicurare le esigenze di funzionalità  e di ottimizzare le risorse per il migliore funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità  finanziarie e di bilancio'. Questo obbligo è ribadito specificamente per gli Enti locali dall'art. 91, comma 1, parte seconda, del T.U.E.L. (d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267), in base al quale detta programmazione deve essere finalizzata alla riduzione programmata delle spese del personale. L'approvazione della programmazione delle assunzioni del personale degli Enti locali ricade nella competenza residuale dell'organo esecutivo, ma deve trovare corrispondenza negli atti programmatori di competenza dell'organo consiliare (principalmente nel Bilancio pluriennale e nella Relazione programmatica) e deve, ovviamente, essere munita di idonea copertura finanziaria.

 

La programmazione del fabbisogno del personale rappresenta dunque il momento ricognitivo delle esigenze dell'Ente a livello organizzativo ed è finalizzata ad assicurare che le assunzioni del personale dipendente avvengano per far fronte ai compiti istituzionali di ciascuna amministrazione rilevati sulla base di una previsione riferita ad un arco temporale piuttosto ampio (un triennio) e non sulla base di esigenze organizzative contingenti ed estemporanee".

 

 

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Questa notizia è in collaborazione con la rivista Personale News, edita da Publika editore.

 
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