Note di lettura sulla legge di stabilità |
Il Dipartimento Bilancio ha predisposto un dossier è articolato in tre volumi:
Sintesi del contenuto (dossier n. 95/0) e Schede di lettura (dossier n. 95,
Parte I), redatti dal Servizio Studi e dall'Ufficio rapporti con l'Unione
europea, per le parti relative ai documenti all'esame delle istituzioni dell'Unione europea; Profili finanziari (dossier n. 95, Parte II) curati dal
Servizio Bilancio dello Stato, nonchè dalla Segreteria della V Commissione per
quanto concerne le coperture.
Il volume Sintesi è stato pubblicato con la newsletter di ieri, mentre oggi
sono disponibili le due note di lettura, sempre a cura del Dipartimento del
Bilancio.
Sul sito dell'A.S.F.E.L. -
www.asfel.it - è possibile consultare una lunga
serie di documenti sull'argomento:
Normativa-Leggi finanziarie
Nota - 1 -
Nota - 2
Le proposte Anci sul d.l. n. 133 sulla seconda rata Imu |
Tocca al Parlamento, nelle pieghe del bilancio dello Stato, trovare le risorse
per non far pagare ai cittadini una 'mini Imu'. Parliamo di circa 350 milioni
che non rappresenteranno una cifra insormontabile ma senza i quali si rischia di
compromettere il rapporto di trasparenza tra istituzioni e cittadini". Lo ha
detto il presidente dell'Anci Piero Fassino parlando con la stampa, insieme al
sindaco di Milano Giuliano Pisapia, al termine dell'Ufficio di presidenza Anci,
convocato oggi a Roma per discutere di Imu e Legge di stabilità .
"Il governo - ha detto Fassino - è sempre stato chiaro sul fatto che i Comuni
avrebbero ricevuto il 100 percento della seconda rata Imu, senza ulteriore
aggravio fiscale per i cittadini. La prima cosa è acquisita, non è acquisita
la seconda perchè il 40 percento dall'aumento sulle aliquote 2013 viene chiesto
ai cittadini e a noi sindaci di incassarle, in pratica il contrario di quanto
promesso".
Fassino è poi passato all'altro nodo da sciogliere, quello della service tax
(ora rinominata Iuc). Illustrando lo studio effettuato da Ifel, il presidente
Anci ha ricordato come l'associazione da giorni continua il confronto con il
Parlamento e il governo, tuttavia, ad oggi 'non abbiamo ricevuto risposte
soddisfacenti'.
Il provvedimento, ha poi spiegato il sindaco di Torino, 'non garantisce la
copertura integrale del gettito derivato in passato da Imu e Tares. Infatti se
la copertura e' garantita dall'aliquota al 2,5 per mille sulla prima casa e
dall'aliquota sulla seconda al 10,6 è evidente che il saldo 2014
significherà
un ulteriore taglio per i Comuni".
Il calcolo al quale fa riferimento il presidente dell'Anci deriva dall'aliquota
prima casa del 2013 fissata al 4 per mille nella maggior parte dei casi.
Scendendo al 2,5 e rimanendo quella per la seconda al 10,6 gli introiti
risultano quasi dimezzati. "Parliamo, nel complesso di circa 1,5 miliardi, di
cui 500 per le detrazioni ai cittadini e un miliardo per compensare il delta tra
aliquote 2013 e 2014".
Fassino ha poi ricordato come, nella legge di stabilità , rimangano ancora
aperte le questioni sul patto di stabilità e le società partecipate.
Sul primo aspetto, pur apprezzando l'allentamento per un miliardo 'occorre
riequilibrare le risorse tra Comuni e Province, anche in vista della riforma
Delrio e poi intervenire sui Piccoli Comuni. Per i piccoli enti - ha rimarcato -
questa norma ha picchi minimi sui saldi mentre è un onere massimo per chi è
chiamato ad amministrare con vincoli così stringenti".
Per quanto riguarda, invece, la questione delle partecipate, regolata dall'ex
articoli 15 della Legge di stabilità (attualmente comma 370 della stessa),
il presidente Anci ha denunciato come quel comma abbia innanzitutto 'forti
profili di incostituzionalità poichè contrasta con il codice civile che
regola le società in cui i Comuni hanno una partecipazione. Inoltre - ha
aggiunto - prevedere per i Comuni un fondo di riserva, dal quale attingere nel
caso di bilanci in perdita, scaricherebbe sui sindaci l'onere di ripianare dei
debiti a volte causati dallo Stato, si pensi alle aziende del trasporto pubblico
locale che vanno in rosso soprattutto per tagli sempre maggiori'.
Sempre sulla questione tagli, Fassino ha poi voluto lanciare una provocazione
sulle spese giudiziarie in carico ai Comuni. "Noi siamo costretti ad anticipare
queste spese - ha detto - che lo Stato puntualmente non ci restituisce. Non
siamo più disponibili a essere creditori di somme che in alcuni casi sono
diventate insostenibili. O ci viene rimborsato quanto anticipato - ha attaccato
il presidente Anci - o intraprenderemo un'azione giudiziaria ricorrendo alla
giustizia amministrativa per chiedere l'abolizione della legge 392 che obbliga i
Comuni ad anticipare le spese per i tribunali".
Sempre nel corso della conferenza stampa, infine, Fassino, a nome di tutti i
sindaci italiani, ha voluto ricordare il recente alluvione in Sardegna.
"Apprezziamo - ha detto - la tempestività con la quale il governo è stato
da subito vicino a popolazione e amministratori colpiti. Ora però occorre la
stessa tempestività per erogare le risorse necessarie alla ricostruzione.
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serie di documenti sull'argomento:
Gestione del bilancio-Tributi
Nota Ifel -
Proposte Anci
Circolare sul lavoro precario nella P.A. |
Pubblicato il testo della Circolare D'Alia sul precariato e sui contratti a
termine nel 2013, applicativa del decreto legge 101/2013 sul pubblico impiego.
La circolare, numero 5 del 21 novembre 2013, ha per oggetto Indirizzi volti a
favorire il superamento del precariato. Reclutamento speciale per il personale
in possesso dei requisiti normativi. Proroghe dei contratti. Articolo 1 del
decreto-legge 31 gennaio 2013 n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge
30 ottobre 2013 n. 125, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di
obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni e articolo 35
del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165.
Vengono in particolare forniti i primi indirizzi alle pubbliche amministrazioni
sulle misure del Governo in tema di precariato e indicazioni sulle procedure di
reclutamento di personale nelle Pa.
Obiettivi dichiarati sono:- razionalizzare e ottimizzare i meccanismi
assunzionali; - garantire gli standard operativi e i livelli di efficienza ed
efficacia dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche,
valorizzando anche l'esperienza professionale maturata con contratti a tempo
determinato; - favorire la mobilità del personale in eccedenza.
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Normativa-Leggi Enti Locali
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Programmazione del fabbisogno del personale |
Il TAR Puglia, Lecce-sezione II, con la sentenza n. 2339 depositata in data 19
novembre 2013, esprime il principio secondo il quale le pubbliche
amministrazioni sono tenute ad approvvigionarsi delle risorse umane, necessarie
all'espletamento delle proprie funzioni istituzionali ed essenziali, mediante le
previste procedure di reclutamento di personale stabilmente alle dipendenze,
precedute dalla programmazione dei fabbisogni di personale. Risultano
irragionevoli e viziate (illogiche ed immotivate) scelte dell'amministrazione
che prediligano, ripetutamente, il ricorso a professionalità esterne,
anche con un significativo incremento degli oneri a carico delle finanze
pubbliche.
Il giudice precisa, in tale contesto, la funzione degli atti di programmazione,
come segue:
"... l'art. 39, comma 1, della l. 27 dicembre 1997 n. 449 impone a tutte le
pubbliche amministrazioni di procedere alla programmazione triennale del
fabbisogno del personale 'al fine di assicurare le esigenze di funzionalità
e di ottimizzare le risorse per il migliore funzionamento dei servizi
compatibilmente con le disponibilità finanziarie e di bilancio'. Questo
obbligo è ribadito specificamente per gli Enti locali dall'art. 91, comma 1,
parte seconda, del T.U.E.L. (d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267), in base al quale
detta programmazione deve essere finalizzata alla riduzione programmata delle
spese del personale. L'approvazione della programmazione delle assunzioni del
personale degli Enti locali ricade nella competenza residuale dell'organo
esecutivo, ma deve trovare corrispondenza negli atti programmatori di competenza
dell'organo consiliare (principalmente nel Bilancio pluriennale e nella
Relazione programmatica) e deve, ovviamente, essere munita di idonea copertura
finanziaria.
La programmazione del fabbisogno del personale rappresenta dunque il momento
ricognitivo delle esigenze dell'Ente a livello organizzativo ed è finalizzata
ad assicurare che le assunzioni del personale dipendente avvengano per far
fronte ai compiti istituzionali di ciascuna amministrazione rilevati sulla base
di una previsione riferita ad un arco temporale piuttosto ampio (un triennio) e
non sulla base di esigenze organizzative contingenti ed estemporanee".
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Questa notizia è in collaborazione con la rivista
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