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L'accesso dei consiglieri agli atti tributari

accessoconsig

Il diritto di accesso dei consiglieri sugli accertamenti tributari emessi, nel parere del Ministero dell’interno.

La notizia indicata, ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

Intercettazione per mafia e l'utilizzo anticorruzione

anticorruzLe intercettazioni conservate per fatti di criminalità organizzata, non possono essere utilizzate per accertare condotte corruttive, così la Corte di Giustizia.

La notizia indicata, ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Personale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riserva dei posti per personale dirigenziale

Provando ad individuare il quesito che più mi è stato posto in questo agosto, posso sicuramente dire che è questo: l’applicazione dell’art. 28 comma 1-bis del d.l. 75/2023 che così recita: I comuni possono prevedere, nel limite dei posti disponibili della vigente dotazione organica e in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nell’ambito dei concorsi pubblici per il reclutamento di personale dirigenziale, una riserva di posti non superiore al 50 per cento da destinare al personale, dirigenziale e non dirigenziale, che abbia maturato con pieno merito almeno trentasei mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni e che sia stato assunto a tempo determinato previo esperimento di procedure selettive e comparative a evidenza pubblica, o al personale non dirigenziale che sia in servizio a tempo indeterminato per lo stesso periodo di tempo. Le assunzioni di personale di cui al presente comma sono effettuate a valere sulle facoltà assunzionali di ciascuna amministrazione disponibili a legislazione vigente.

È stato quasi un assalto (= campanello d’allarme!): quindi è una stabilizzazione degli articoli 110? È possibile anche sistemare gli articoli 90? Cosa vuol dire procedure selettive E comparative? Ma perché è riservata solo ai comuni e non agli altri enti locali?

Ebbene, ho deciso di non rispondere.

Direi che in questi anni di esperienza non ho mai avuto questo atteggiamento, ma stavolta lo faccio. Chiamiamolo come volete. Io, giusto per dare un tono, lo chiamerei atto di obiezione di coscienza nel rispetto della Costituzione e dei suoi princìpi.

Poi la norma è lì. Leggetela e (poco) serenamente decidete.

p.s. una cosa la dico: non è una stabilizzazione!! È una eventuale riserva di concorso. Tutt’altra cosa.

www.gianlucabertagna.it

Il nuovo bilancio di previsione

E’ prevista una semplificazione della procedura per i Comuni che presentano, al momento dell’iter di predisposizione del bilancio, meno di 50 dipendenti o che non hanno un’organizzazione che non prevede figure differenti di responsabilità per l’ufficio personale, ufficio tecnico e ufficio entrate.

 

Per le amministrazioni con processo di bilancio semplificato la prima scadenza di predisposizione del bilancio tecnico è fissata per il 30 settembre. Il responsabile del servizio finanziario una volta predisposto il bilancio di previsione lo trasmette alla giunta e al segretario comunale, insieme alla documentazione di natura contabile necessaria per l’elaborazione delle previsioni di bilancio.

 

L’iter semplificato semplifica le attività e le procedure dei responsabili dei servizi, contraendo i tempi e coinvolgendo nella definizione delle previsioni, fin da subito, l’organo esecutivo. Entro il 20 ottobre, il responsabile del servizio finanziario verifica le previsioni, le riporta nel bilancio, determina il risultato di amministrazione presunto, predispone la versione finale del bilancio di previsione e degli allegati e trasmette all’organo esecutivo la documentazione necessaria per la delibera di approvazione del bilancio di previsione (escluso il parere dell’Organo di revisione). Entro il 15 novembre di ogni anno, come da attuazione dell’articolo 174 del Tuel, l’organo esecutivo definisce lo schema di bilancio di previsione e lo presenta all’organo consiliare insieme agli allegati, L’iter prosegue come da procedura ordinaria fino all’approvazione definitiva del bilancio entro il 31 dicembre.

leautonomie.asmel.eu

Le competenze trasversali nei concorsi

Un decreto firmato dal Ministro della Pa, Paolo Zangrillo, delinea un framework dei comportamenti organizzativi relativo alle competenze trasversali nei concorsi pubblici.

La costruzione di un framework delle competenze trasversali per il personale non dirigenziale si inserisce infatti nell’ambito della Riforma del mercato del lavoro (R 2.3.1) prevista nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Italia Domani” (PNRR).

L’obiettivo è quello di promuovere la riprogettazione del sistema dei profili professionali in un modello articolato su conoscenze, competenze e capacità caratteristiche della posizione da ricoprire.

Scopriamo dunque quali sono le novità introdotte da questo nuovo testo.

Indice dei contenuti

    Concorsi pubblici, il decreto con il framework dedicato alle competenze trasversali
        Modelli di competenze
        Gli indicatori
        Il framework
        Le competenze trasversali
    Il testo completo del decreto

Concorsi pubblici, il decreto con il framework dedicato alle competenze trasversali

La crescente evoluzione del mondo del lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato, richiede una maggiore attenzione alle competenze trasversali, che comprendono comportamenti organizzativi essenziali per il successo in un ruolo.

I requisiti di un ruolo non dovrebbero essere limitati solo alle conoscenze e alle competenze tecniche specifiche (il “cosa” deve essere fatto), ma dovrebbero anche considerare come svolgere il lavoro in modo efficace (il “come”).
Modelli di competenze

I modelli di competenze rappresentano gruppi di competenze trasversali rilevanti per un particolare ruolo o contesto organizzativo, definendo i comportamenti efficaci associati a esso in un numero limitato di dimensioni.

Questi modelli di competenze sono fondamentali in una gestione delle risorse umane avanzata, poiché forniscono un punto di riferimento per le attività e i processi di gestione e sviluppo delle risorse umane, allineandoli agli obiettivi e alle priorità di un’organizzazione.
Gli indicatori

Ogni competenza trasversale è descritta mediante una serie di indicatori comportamentali specifici, osservabili e verificabili, che possono essere categorizzati logicamente e in modo affidabile all’interno della stessa competenza.

Questi indicatori aiutano a comprendere come una persona si comporta e interagisce nel contesto lavorativo, fornendo una guida utile per la valutazione e lo sviluppo delle competenze.
Il framework

Il framework delle competenze trasversali per il personale non dirigenziale della Pubblica Amministrazione italiana è progettato per essere flessibile e adattabile alle diverse caratteristiche delle amministrazioni, come il numero di dipendenti, la complessità organizzativa, i processi gestiti e il livello di conoscenza specialistica. Questo framework rappresenta un ampio elenco di competenze generali, dalle quali le singole amministrazioni possono selezionare le dimensioni più rilevanti per creare un modello di competenze specifico per i loro ruoli di interesse.

Questo repertorio di competenze è fondamentale per stabilire un punto di riferimento comune che definisca le aree e le dimensioni rilevanti in modo condiviso, consentendo alle diverse amministrazioni di operare in modo coerente utilizzando un linguaggio e delle categorie condivise nell’ambito della Pubblica Amministrazione italiana.
Le competenze trasversali

Il framework delle competenze è composto da 16 competenze trasversali suddivise in quattro aree principali:

    “Capire il contesto pubblico”
    “Interagire nel contesto pubblico”
    “Realizzare il valore pubblico”
    “Gestire le risorse pubbliche”.

Ogni competenza è supportata da indicatori comportamentali specifici, che sono suddivisi in tre livelli di complessità per adattarsi ai diversi ruoli e contesti in cui il framework può essere applicato.

Inoltre, il framework include tre valori trasversali:

    Integrità
    Inclusione
    Sostenibilità

Si tratta certamente di parametri che influenzano le priorità e le scelte delle persone e possono avere un impatto sulla manifestazione delle competenze.

 tratto da lentepubblica.it

Danno erariale e vendita illecita di immobili

Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Lombardia, sentenza n. 144 del 30 agosto 2023

 

La Guardia di finanza ha esposto gli esiti della verifica sulla gestione del patrimonio immobiliare dell’ente Y nell’ultimo quinquennio, segnalando un presunto danno erariale pari ad euro 2.891.820,00, causato dalla asserita illecita e dannosa dismissione di 9 cespiti di pregio.

 

Secondo quanto riportato, era emersa la volontaria e consapevole disapplicazione della normativa pubblicistica per la dismissione del patrimonio immobiliare degli enti pubblici da parte dei vertici dell’Ente, al fine di favorire deliberatamente una trattativa diretta con alcuni soggetti privati con posizione di rilievo nella vita politica e pubblica milanese e nazionale, per l’acquisto di immobili di pregio da questi stessi condotti in locazione a prezzi inferiori al valore di mercato, e conseguente danno per le casse dell’Ente.

 

Il procedimento penale ha evidenziato che l’intero procedimento seguito dall’ente Y nell’alienazione degli appartamenti descritti nei capi di imputazione, appartamenti di particolare pregio, era finalizzato a far ottenere ai locatari dei suddetti immobili, esponenti di spicco del mondo politico-amministrativo lombardo, la possibilità di acquistare a prezzi estremamente favorevoli, a detrimento dell’ente e dunque della collettività.

 

Trovano così una spiegazione i vari atti procedurali compiuti che paiono, se isolatamente considerati, irrazionali, ma sono in realtà concatenati e finalizzati al raggiungimento del fine illecito di cui sopra (individuazione dei locatari\acquirenti in base a non trasparenti criteri di appartenenza politica; concessione ai locatari delpreventivo diritto di prelazione; applicazione di ingiustificati “sconti”).

 

Così evidenziati e stigmatizzati i profili di illegittimità nelle procedure di alienazione degli immobili oggetto dei capi di imputazione, le pronunce del Giudice penale hanno altresì messo in rilievo il concorso causale degli imputati, e odierni convenuti, nelle condotte illecite.

 

Il principale responsabile è X, il quale, in sede di adozione delle delibere adottate nella seduta del CDA su proposta della Direzione Gestione Patrimonio da Reddito, ha inserito all’interno delle “varie ed eventuali”, quindi senza che l’argomento fosse stato preventivamente posto all’ordine del giorno, una modifica di estremo rilievo alle procedure di alienazione immobiliare tesa a consentire agli inquilini l’esercizio del diritto di prelazione senza che prima fosse necessario indire l’asta pubblica, corredando altresì la proposta con un parere di legali esterni, reso frettolosamente nello spazio di 5 giorni a cavallo del ponte di S. Ambrogio, e senza che fosse interpellato il servizio legale interno del Y: ciò nell’evidente intento di influenzare il Consiglio per indurlo all’approvazione di tali modifiche (cosa in effetti avvenuta).

 

Inoltre il X ha omesso di sottoporre al Consiglio altro parere legale, divergente rispetto al primo e pervenuto in data 14.04.2008 all’Ufficio di Presidenza, peraltro dopo la stipula del rogito (in tempi anormalmente rapidi) relativamente alle prime due compravendite,

 

La sentenza della Corte di Appello ha altresì evidenziato come il X si interessasse in maniera assai incisiva degli immobili da porre in vendita, tanto da portare alle dimissioni del funzionario a ciò incaricato; che l’invito ad esercitare la prelazione era stato rivolto solo ad alcuni soggetti di rilievo nella realtà politico-amministrativa lombarda, ben noti al Presidente; che almeno in un caso l’inserimento dell’immobile in quelli da alienare con la procedura modificata era avvenuta su espressa sollecitazione dell’inquilino stesso; che il X era il “padre” della nuova procedura di alienazione degli immobili sopra descritta, tanto che, in almeno due casi gli inquilini avevano indirizzato direttamente a lui, e non agli uffici competenti, la loro manifestazione di interesse all’acquisto.

 

Riguardo alla determinazione del quantum del danno, tuttavia, nemmeno il criterio proposto dalla Procura contabile è, nella sua assolutezza, accoglibile, non potendosi dimostrare che il prezzo individuato dall’Agenzia del territorio, senza decurtazioni, sarebbe stato accettato dai soggetti interpellati, i quali avrebbero dovuto procedere all’acquisto corrispondendo mediamente un importo superiore del 20-30% rispetto a quello effettivamente pagato.

 

Ad avviso del Collegio il danno erariale, da determinarsi in via equitativa avuto riguardo all’art. 1226 c.c., può ragionevolmente essere individuato nel 50% dell’importo quantificato dalla Procura, e quindi il “punto di equilibrio” può essere trovato nel valore intermedio rispetto agli importi richiesti dalla Procura secondo il metodo “differenziale”

 

La Corte, definitivamente pronunciando, condanna X al risarcimento in favore dell’ente Y, della somma di euro 1.257.578,50

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