Anci e legge di stabilità
“Consideriamo interessanti le aperture del governo per ridefinire i tagli della manovra per quanto riguarda le misure per gli investimenti. Sulla spesa corrente, invece, ci sono ancora elementi di sofferenza sui quali continuerà il confronto con governo”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, al termine del vertice con il governo con cui si è discusso dei tagli della legge di stabilità sul comparto dei Comuni.
“Abbiamo portato all’attenzione del governo – ha detto Fassino ai giornalisti alla fine dell’incontro – una verifica approfondita delle misure che andranno a impattare sui Comuni, e l’incontro di oggi ci consente di compiere alcuni passi avanti per ridefinire alcune misure. In particolar modo – ha argomentato il presidente Anci - le richieste avanzate nel primo incontro sono state significativamente accolte. Ci è stato assicurato che il valore del fondo sui crediti difficilmente esigibili sarà di 2,6 miliardi rispetto ai 2,2 iniziali”.
La seconda disposizione che va incontro alle richieste dei sindaci riguarda “l’accoglimento anche per il 2015 gli oneri di urbanizzazione utilizzabili in spesa corrente”, ha riferito Fassino che ha salutato positivamente “la maggiore flessibilità e autonomia” per la modulazione del miliardo e duecento milioni di tagli sulla spesa, “non come adesso in cui siamo costretti a tagliare solo sulla spesa corrente”.
Il presidente dell’Anci ha poi comunicato la disponibilità dell’esecutivo “a rimuovere i vincoli ordinamentali vigenti fino ad adesso, ad esempio quelli sul personale, che ledono il principio dell’autonomia. Abbiamo ribadito – ha rimarcato perciò Fassino – che ci si diano i saldi lasciando a noi modalità e discrezionalità su come e dove intervenire”.
Il sindaco di Torino ha anche riferito dell’apertura dell’esecutivo sulle rinegoziazioni dei mutui con Cassa depositi e prestiti, anche per quegli enti che hanno già rinegoziato i mutui. Così come è sul tavolo la possibilità per i Comuni di contrarre nuovi mutui per investimenti, con gli interessi, però, a carico dello Stato.
Queste le note positive dell’incontro anche se, ha riferito ancora Fassino, “l’incidenza dei tagli della manovra sulla spesa corrente non si è esaurita ed è su questo che si baserà il confronto nei prossimi giorni. Le nostre cifre – ha ribadito – sono state confermate in sede tecnica; verificheremo quali altre misure sono possibili, lavorando, anche con i gruppi parlamentari, ad emendamenti alla legge di stabilità”.
Infine, ricordando come ancora non ci siano risposte su Città metropolitane e Province “su cui grava un taglio da un miliardo”, Fassino ha confermato come Palazzo Chigi sia propenso ad introdurre una nuova tassa locale. “Ci stanno lavorando – ha detto – anche se siamo ancora alla fase istruttoria e il governo si è riservato di farci avere una proposta. Noi siamo molto interessati alla riforma del fisco locale – ha quindi concluso il presidente dell’Anci – ma deve essere una fiscalità in competenza esclusiva e il gettito non deve essere inferiore alle dotazioni 2014, altrimenti l’operazione si ridurrebbe ad un ulteriore taglio”