La nuova local tax in arrivo
Local Tax dal 2015 con precompilazione dal 2016 e molta più autonomia decisionale ai sindaci e quindi agli enti locali: @matteorenzi ci va giù dritto, all’Assemblema Anci e prende di petto due argomenti molto sentiti dai Comuni.
Partiamo dalla Local Tax (“o come si chiamerà”): secondo il premier i tempi sono maturi e quindi sarà pronta il prossimo anno. L’obiettivo è unificare tutti i tributi attualmente presenti sui territori comunali, quindi in primis Tasi e Imu (a parte la Tari?); nel 2016, invece, arriveranno i moduli precompilati anche per questa tassa. Non solo. ”È giusto - ha chiosato il premier – che parte dell’addizionale Irpef passi allo Stato, e parte della tassazione immobiliare è giusto che resti ai Comuni“.
> Vai all’articolo La Local Tax nella legge di stabilità 2015. Addio all’addizionale Irpef
Il resto è autonomia locale. Più forte, più marcata. ”Ha ragione il presidente Fassino: il vero problema è quello dell’autonomia. Ai Comuni propongo un patto organizzativo, vi diamo degli obiettivi e poi voi fate come vi pare, purché siano conseguiti gli obiettivi assegnati. È evidente che poi ne risponderete di fronte ai cittadini“.
In pratica, il governo fornisce un obiettivo e i singoli Comuni devono ottenerlo nei modi in cui meglio credono: è una sorta di responsabilità in più, per le autonomie locali, che però corrisponde anche a una libertà operativa di spessore sul fronte economico. Staremo a vedere.
Altro tema caldo, il vecchio e contraddittorio patto di stabilità. “Non condivido i numeri complessivi, ma la questione del fondo per i crediti non esigibili non c’è perché la vuole lo Stato, ma perché i Comuni e l’Anci hanno chiesto che ci fosse come atto di serietà. Per questo – ha annunciato Renzi – proporremo mutui gratis per i Comuni che hanno la possibilità di fare nuovi investimenti. Saranno mutui erogati fino a un tetto di 3 miliardi, in cui lo Stato si accollerà gli oneri attivi per i primi anni. Il patto di stabilità verrà così allentato dell’80 per cento e, se uno fa bene i conti, tutti possono fare tutto“.
In merito alle spese giudiziarie, Renzi ha rassicurato i sindaci che il ritardo di otto mesi del nuove regime, in vigore dal settembre 2015, non impatterà sulle casse dei Comuni.