Legautonomia per i piccoli comuni
Si è svolta questa mattina alla Camera dei Deputati, presso le Commissioni riunite V (Bilancio) e VIII (Ambiente), l'audizione di Legautonomie rappresentata da Antonio Ferrentino, sindaco di Sant’Antonino di Susa (TO) e componente del Consiglio federale di Legautonomie e dal direttore generale Loreto Del Cimmuto, sulla proposta di legge Realacci sul sostegno e sulla valorizzazione dei piccoli comuni.
Secondo l'associazione, sono maturi i tempi per l'approvazione di un provvedimento che il sistema delle autonomie considera nel suo insieme positivo. Esso integrerebbe, per quanto riguarda i piccoli comuni, quello appena entrato in vigore sotto il profilo ordinamentale che valorizza la gestione associata dei servizi (la c.d. legge Delrio) e darebbe concreta attuazione al principio costituzionale della garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, in particolare nei servizi sanitari, nell''istruzione e nei servizi sociali, da garantire uniformemente su tutto il territorio nazionale. Legautonomie ha portato all'attenzione delle Commissioni riunite alcune considerazioni, sull'ambito di applicazione della legge, a cominciare dalla soglia dei 5.000 abitanti, considerata dall'associazione troppo rigida e rispetto alla quale è invece auspicabile un ruolo di integrazione da parte delle Regioni in base alle specificità dei singoli territori.
Inoltre, Legautonomie ritiene che sia doverosa l'esclusione dei piccoli comuni dall'obbligo del rispetto del Patto di stabilità interno, freno alla spesa per molti piccoli comuni che pur avendo avanzi di amministrazione non possono effettuate investimenti per la manutenzione del territorio, degli edifici scolastici o effettuare piccole opere pubbliche che avrebbero anche una funzione anticiclica e di sostegno all'economia locale.
Per Legautonomie la proposta di legge rappresenta l'occasione per riunire in un unico strumento di programmazione l'insieme degli interventi anche comunitari a favore di questi territori, consentendo di innescare processi di crescita che puntino sullo sviluppo della green economy, la sostenibilità ambientale e la buona occupazione.