La legge di stabilità e i dubbi dei comuni
Comuni, Province e Regioni scrivono a Renzi: Concordiamo sforzo richiesto a autonomie locali
‘’Un incontro nei tempi più brevi, per una valutazione comune della legge di stabilita’ e, in particolare, dei suoi effetti sulle finanze e sulle politiche delle Autonomie locali’’. Lo chiedono, in una lettera congiunta inviata al premier Matteo Renzi, i presidenti di ANCI, Upi e Conferenza delle Regioni, Piero Fassino, Alessandro Pastacci e Sergio Chiamparino.
Ribadendo apprezzamento ‘’per la scelta generale di una riduzione fiscale finalizzata a rilanciare investimenti e consumi e a creare lavoro’’, i rappresentanti di Comuni, Province e Regioni manifestano ‘’seria preoccupazione per uno sforzo finanziario che nella sola Legge di stabilita’ supera i 6 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti gli effetti di riduzione di spesa e tagli sui nostri bilanci derivanti dalle manovre degli anni scorsi’’.
Per questo motivo, pur consapevoli che ‘’il contributo delle Autonomie locali per ridurre il debito pubblico e rimettere in moto la crescita e’ ancora necessario’’, i rappresentanti di Comuni Province e Regioni chiedono ‘’di discutere e convenire con il Governo la compatibilita’ dello sforzo che ci e’ richiesto e quali siano le migliori misure per evitare sia una riduzione dei servizi offerti ai cittadini, sia il ricorso a nuovi prelievi fiscali’’