La decurtazione del FSC
La recente decurtazione al Fondo di solidarietà comunale di 350 milioni, da compensare, secondo quanto annunciato del governo, con il maggiore gettito stimato derivante dalla revisione sulle esenzioni Imu sui terreni agricoli montani (articolo 22 del Dl 66/2014), sta creando grande incertezza anche in Toscana, specialmente fra i Comuni più piccoli.
"Ribadiamo le preoccupazioni che questa norma sta suscitando tra i sindaci toscani – ha detto la presidente di Anci Toscana, Sara Biagiotti -. Ci uniamo pertanto alla richiesta, formulata da Anci nazionale al Governo, di rivedere urgentemente il provvedimento e chiediamo di sospendere l’applicazione per il 2014”.
Secondo la revisione, solo 1.578 Comuni fruiranno dell’esenzione totale Imu rispetto ai 3.524 attuali; ben 2.568 avranno invece un'esenzione parziale, che si limita ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. I restanti contribuenti, 3.912 Comuni, dovranno pagare entro il 16 dicembre tutta l'imposta sui terreni relativa al 2014.
I Comuni toscani interessati dal provvedimento sono 225. Secondo i dati pubblicati dal Mef la decurtazione del Fondo di solidarietà prevista in Toscana è pari a 27.700.717, 28 euro.
“Se la decurtazione al Fondo di solidarietà è infatti certa, non altrettanto può dirsi per la reale possibilità per i Comuni interessati di recuperare per tempo quei fondi, visti i tempi stretti per comunicare ai contribuenti non più esenti il dovuto pagamento - prosegue Biagiotti - . Il rischio è quindi quello che questo provvedimento si traduca di fatto in una ulteriore riduzione di risorse per i comuni di montagna e di collina, in questi anni già messi duramente alla prova".
A complicare la situazione di incertezza per sindaci, coltivatori e proprietari di terreni "il fatto che - aggiunge Biagiotti - questo provvedimento arriva in ritardo, con l'imminente scadenza del 16 dicembre alle porte e in una fase in cui i Comuni hanno già provveduto agli assestamenti di bilancio". (com/ef) - da www.anci.it