La demagogia sulla spending review
“Sulla tema della spending review c'è molta demagogia. Se spegnessimo le luci nelle città, al primo incidente notturno dovremmo accendere il doppio delle luci. Così Cottarelli ci fa spendere di più”. Lo ha detto a Firenze Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci, durante il suo intervento al congresso dell'Anci Toscana.
“I sindaci – ha continuato Fassino - la spending review la fanno ogni mattina quando entrano in ufficio. Non c'è nessun commissario straordinario alla spending review che, chiuso nel suo ufficio di Roma, possa fare meglio dei sindaci", in questo "noi reclamiamo autonomia". “Se i comuni italiani – ha aggiunto - contribuiscono al 2,4% del debito, è giusto che ci sia chiesto di portarlo a zero. Ma portarlo a zero, senza caricare sulle nelle nostre spalle le colpe di altri".
Il presidente Anci ha anche parlato delle Città metropolitane, rimarcando come “bisogna attrezzare territori a competere bene”. Le città metropolitane saranno una riedizione delle Province? "No, non e' così”, assicura Fassino che ha aggiunto: “Le Province sono state sostituite da Province di secondo grado che sono radicalmente differenti e che sono sostanzialmente una forma di coordinamento fra i sindaci dei comuni di quel territorio". "La Città metropolitana esiste anche in altri paesi europei da tempo - ha concluso il presidente Anci e noi, dopo un dibattito durato 24 anni, abbiamo deciso di farla diventare intelaiatura forte di legislazioni europee”.
Infine sulla riduzione del debito, l’appello al presidente del Consiglio Matteo Renzi per maggiore autonomia sulla riduzione del debito:”Il nostro Paese deve mettere in campo una drastica riduzione del debito, dobbiamo però scegliere la strada più efficace. Renzi ha detto che bisogna ridurre la spesa del 2%. Io preferisco che si dica: il tuo bilancio deve ridursi del 2% dopo di che ognuno è libero su come farlo. Lascia fare ai comuni come farlo”.