Mobilità: facoltativa per tutto il 2025
Alla fine tutto fu chiaro. Poi, c’è da chiedersi cosa siano diventate le fonti del diritto, ma mi pare che ormai ci si passi sopra tranquillamente.
La risposta al dubbio delle ultime settimane è contenuta nel Dossier Parlamentare del Decreto PA.
A pagina 34 si legge quanto segue:
“La revisione in oggetto (ovvero l’obbligo di destinare almeno il 15% delle facoltà assunzionali alla mobilità) non ha effetti sulla norma temporanea che esclude l’obbligo di previo ricorso alla mobilità volontaria per le procedure concorsuali bandite dalle pubbliche amministrazioni entro il 31 dicembre 2025″
e più avanti
“La novella, nell’introdurre la suddetta quota del quindici per cento, specifica che le posizioni eventualmente non ricoperte nell’ambito di tale quota minima, o nell’ambito del più ampio tentativo di ricorso alla mobilità rispetto a tale limite minimo, sono destinate alle procedure concorsuali.
Come detto, la novella non ha effetti sulla norma temporanea che esclude l’obbligo di previo ricorso alla mobilità volontaria per le procedure concorsuali bandite dalle pubbliche amministrazioni entro il 31 dicembre 2025.”
Insomma, tutto come prima. Il 2025 è salvo. Basta motivare bene e nessun obbligo di procedura di mobilità volontaria. Se ne riparla dal 2026.
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