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L'aggregazione dei comuni

“Abbiamo bisogno di Comuni più forti, stiamo discutendo da mesi con il governo una proposta, partendo da una esigenza vera, soprattutto dopo lo svuotamento e la futura abolizione delle province, perché vogliamo mantenere la governance dei territori dando strumenti innovativi ed al tempo stesso di efficientamento organizzativo ai sindaci. Per questo abbiamo detto no all’aggregazione dei Comuni per criteri demografici e detto sì che tutti i Comuni, anche i più grandi e quelli, si mettano insieme per bacini omogenei”. Lo ha sottolineato il vicepresidente Anci e delegato alle Riforme Matteo Ricci, partecipando ai lavori della riunione congiunta delle commissioni Anci Lavori pubblici, Riforme, Personale, Innovazione e Servizi pubblici locali, svoltasi oggi in via dei Prefetti, per condividere le recenti decisioni della Conferenza Unificata sui decreti attuativi della Legge Madia e sui decreti legislativi riguardanti i servizi pubblici locali e le società partecipate.
Ricci ha ricordato che toccherà poi ai “sindaci decidere in ogni territorio quali sono i bacini che diventeranno unioni dei Comuni, chiamate poi a gestire obbligatoriamente tre funzioni. E dentro quei bacini – ha proseguito - i Comuni che si vorranno fondere lo faranno volontariamente come previsto oggi dalla legge attraverso la consultazione popolare”.
Secondo il vice presidente Anci, delineato questo percorso condiviso dai ministeri degli Interni e degli Affari regionali, “dobbiamo fare presto anche perché vorremmo approfittare di questa normativa per evitare anche l’elezione dei consigli provinciali ad ottobre. Ci sembra incongruente – ha precisato il delegato Anci - che mentre si discuterà l’abolizione delle province, toccherà andare a rinnovare consigli provinciali. Se ci deve essere una riunione intermedia tra l’assemblea dei sindaci ed il presidente – ha spiegato -  il consiglio dell’area vasta potrebbe essere nominato o dal presidente stesso, oppure scelto tra i sindaci con voto ponderato dentro l’assemblea dei sindaci, evitando così di tornare a votare in ogni consiglio comunale”.
Presente alla riunione congiunta delle Commissioni Anci anche il sindaco di Belluno e presidente della Commissione Personale e relazioni sindacali Anci, Jacopo Massaro che è intervenuto sul licenziamento disciplinare.
“Il provvedimento relativo al cosiddetto licenziamento per coloro che si sono resi assenti dal lavoro va sicuramente nella direzione condivisa dall’Anci – ha detto Massaro -. Ci troviamo, infatti, difronte a situazione per le quali dobbiamo strumenti più efficaci per gestirle adeguatamente. Detto questo – ha precisato - ci sono alcuni aspetti di carattere tecnico che debbono essere risolti e sui quali abbiamo richiamato l’attenzione in sede di Conferenza Unificata e che vanno a rafforzare ulteriormente le possibilità da parte delle amministrazioni comunali di far valere le ragioni pubbliche rispetto all’assenteista”. (fdm/gp) - da www.anci.it

L'assenza alla visita di controllo

medico1L'ingiustificata assenza del lavoratore alla visita di controllo - per la quale l'art. 5, comma quattordicesimo, del D.L. 12 settembre 1983 n. 463, convertito, con modifiche, nella legge 11 novembre 1983 n. 638, prevede la decadenza (in varia misura) del lavoratore medesimo dal diritto al trattamento economico di malattia - non coincide necessariamente con l'assenza del lavoratore dalla propria abitazione, potendo essere integrata da qualsiasi condotta dello stesso lavoratore - pur presente in casa - che sia valsa ad impedire l'esecuzione del controllo sanitario per incuria, negligenza o altro motivo non apprezzabile sul piano giuridico e sociale.

La notizia è inserita nella newsletter giornaliera che è inviata agli Associati, che possono consultarla, inoltre, nel menù: Newsletter- News giornaliera

L'incremento delle risorse del fondo di produttività

albero1Con due orientamenti applicativi del marzo 2016, l’Aran risponde a richieste di pareri sulla possibilità di incrementare le risorse di cui al fondo per il miglioramento della produttività, tramite l’utilizzo della disposizione di cui dell’art.15, comma 5, del CCNL dell’1.4.1999.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Personale

La gestione associata

L'approvazione della proposta di legge sul riordino territoriale di Comune e Province da parte dell'Assemblea Legislativa delle Marche è stata accolta da Anci Marche come un successo “sia perché assicura la completa attuazione della legge Delrio – ha detto il presidente Maurizio Mangialardi – ma anche perché è stata ascoltata la voce dei comuni marchigiani al termine della fase di confronto istituzionale anche con l'Assessore Fabrizio Cesetti, arrivando alla modifica del testo che di fatto lascia ai comuni massima libertà di governare il processo di fusione con altre amministrazioni, senza forzature”.
La proposta di legge, infatti, stabilisce che i referendum consultivi comunali, dovranno avvenire prima che i consigli comunali deliberino l'avvio della procedura di richiesta di incorporazione alla Regione Marche.
Viene inoltre demandata ai Comuni interessati l'indizione del referendum in una data unica e non è richiesto un quorum. “A nostro avviso si è perseguita una strada che guarda alla democraticità del provvedimento e che non consente prevaricazioni nel rispetto di tutte le opinioni e di tutte le volontà” - ha concluso Mangialardi. (com/gp) - da www.anci.it

Il preavviso di Durc negativo

semaforo1L´Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha risolto il contrasto giurisprudenziale in materia di regolarizzazione del Durc, in particolare in caso di preavviso di Durc negativo affermando che anche dopo l’entrata in vigore dell’art. 31, comma 8, del decreto legge 21 giugno 2013 n. 69 non sono consentite regolarizzazioni postume della posizione previdenziale, dovendo l’impresa deve essere in regola con l’assolvimento degli obblighi previdenziali ed assistenziali fin dalla presentazione dell’offerta.

La nota è consultabile, insieme a una lunga serie di altri documenti sull'argomento, nel menù: Gestione dell'ente-Finanza Locale

I revisori in Sicilia

revisori2Nota di Luciano Catania (tra l’altro collaboratore della rivista scientifica Management locale) sull’estrazione dei revisori nella regione Sicilia.

Documenti e note sullo stesso argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Revisori

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