Il punto di Anci Emilia sulla legge di stabilità
La morsa devastante tra riduzione dei trasferimenti e Patto di stabilita' non la reggiamo piu'". Cosi' Daniele Manca, sindaco di Imola e presidente dell'Anci Emilia-Romagna, che oggi ha incontrato la stampa per fare il punto sugli effetti della Legge di stabilita'.
Dal 2008 al 2003, i trasferimenti per la spesa corrente del Comune imolese sono passati da 18,8 a otto milioni di euro (-57%), fa i conti Manca, mentre dal 2009 i vincoli del Patto hanno visto un aggravio di 14,5 milioni.
Questo ha "sostanzialmente bloccato gli investimenti", continua il primo cittadino: dai 37 milioni impegnati nel 2008 si e' passati a poco piu' di 200.000 euro nel 2013. L'esempio di Manca non e' casuale: "C'e' un problema al cimitero? I cittadini potrebbero pensare che al sindaco non interessi, ma in realta' il sindaco non puo' occuparse perche' il Patto ce lo impedisce".
Le notizie dalla Sardegna, poi, evocano scenari anche piu' drammatici: "Se piove ma non hai le fogne- avverte il sindaco di Imola - e investimenti importanti sull'assetto idrogeologico del territorio, muoiono le persone". In questo contesto, "noi non chiediamo neanche un euro- mette in chiaro Manca - ma semplicemente di poter fare gli investimenti in base al capitale che abbiamo a dispozione". Per cominciare "chiediamo al Governo, attraverso un documento firmato da tutti i sindaci - continua il presidente di Anci Emilia-Romagna - di cambiare la legge di stabilita', perche' cosi' e' sbagliata". Piu' in generale, poi, serve "una modifica strutturale nei rapporti tra Governo ed enti locali".
La gente "pensa che i Comuni abbiano voluto alzare le tasse", continua Manca, ma in realta' "sono stati obbligati ad usare la leva fiscale, quasi fossereo un sostituto di imposta". La nuova tassa che verra' assegnata ai Comuni? Al di la' del "valzer" sui nomi, "chiediamo che almeno sia libera e flessibile - spiega - per consentirci di utilizzare i soldi che preleviamo".
Pur nella situazione di difficolta', comunque, "i conti del Comune di Imola- assicura l'assessore al Bilancio, Antonio De Marco- sono in ordine". L'amministrazione, inoltre, fa quello che puo' per immettere risorse nel tessuto economico: a fine 2013, riferisce De Marco, il Comune avra' pagato 23 milioni di fatture in favore delle imprese creditrici, azzerando le pendenze del 2012. Resteranno da liquidare cinque milioni in scadenza a fine anno, "ma ancora non sappiamo- allarga le braccia l'assessore- cosa sara' definito per il 2014", sul fronte della finanza degli enti locali.