Ingorgo nei pagamenti

Entro il prossimo 16 dicembre è previsto il pagamento dell’ultima rata della TARES, l’imposta comunale sui rifiuti e sui servizi: i proprietari di case e gli inquilini, famiglie e imprese, stanno ricevendo in questi giorni i bollettini per il saldo. Introducendo la Tares il 1° gennaio scorso, lo Stato ha deciso che il tributo doveva prevedere la copertura integrale del servizi di gestione dei rifiuti urbani, avviati allo smaltimento, e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni, comprendendo anche gli investimenti. Questo ha determinato maxi-aumenti dei costi del tributo rispetto allo scorso anno. “Le comunicazioni che arrivano a domicilio - dice Bruno Giordano, Presidente del CPEL - hanno l’intestazione dei Comuni e sono i Sindaci a metterci la faccia con i Cittadini, ma facciamo chiarezza una volta per tutte: questa imposta è tutto meno che un tributo comunale. Lo Stato mette alle strette gli enti locali e noi non ci stiamo più a passare per i suoi esattori. Rispetto alla Tares – prosegue Giordano - lo Stato ci ha detto come dovevano essere calcolate le tariffe, introducendo un coefficiente per ogni utenza, sulla base del principio “chi più inquina, più paga. Oltre a una tariffa già più alta di per sé, è stata introdotta dal Legislatore anche una maggiorazione Tares dello 0,3% a metro quadrato. A tutti toccherà quindi pagare la maggiorazione da 30 centesimi al metro quadrato, che finisce poi allo Stato – aggiunge il Presidente Giordano -  I nostri limitati margini di manovra si sono ulteriormente ridotti, se non azzerati, con lo Stato che ha limitato fortemente l’autonomia regolamentare dell’ente nelle possibilità di riduzione, esclusioni e agevolazioni. Non da ultimo, a 30 giorni dal termine previsto per l’approvazione dei regolamenti e l’invio ai contribuenti dei bollettini di pagamento, lo Stato ha ulteriormente modificato la natura del tributo, obbligando i Comuni a un intervento straordinario”.

Il 30 ottobre scorso il Parlamento ha infatti convertito in legge il decreto-legge 31 agosto 2013 n. 102, che ha introdotto profonde novità sul tributo: nell’ambito di una vera e propria “frenesia normativa”, la Tares è stata soggetta a sostanziali modifiche, determinando per la maggior parte degli enti locali valdostani di riapprovare, entro la data limite del 30 novembre, i relativi regolamenti, di cui si erano già dotati a inizio anno, e a dover ricalcolare per intero gli oneri tributari in capo ai contribuenti per l’anno 2013.

“Ogni giorno riceviamo le lamentale di Cittadini, imprese e associazioni di categoria – spiega Bruno Giordano – La confusione in cui ci siamo trovati ad agire è grande, ma vorrei dire a tutti i cittadini che i nostri uffici comunali sono a disposizione per supportare i Cittadini in questo momento difficile. A maggior ragione in un periodo dell’anno, quello di dicembre, dove lo Stato ci impone l’incrocio del pagamento di IMU, IRPEF e altre imposte. Un vero e proprio ingorgo fiscale, che non possiamo più trovarci a gestire da soli. I Sindaci – afferma Bruno Giordano - sono persone responsabili, animate da una cultura di governo, consapevoli della necessità di farsi carico degli obiettivi di risanamento economico e finanziario del Paese, tuttavia la nostra pazienza non è infinita ed è quindi giunta l’ora di dire basta! O si torna ad un tributo unico comunale, deciso con regole proprie dei Comuni, una sorta di vero e proprio contratto tra Amministrazione e Cittadini, o si può anche staccare la spina - Conclude il Presidente del CPEL - Di un’autonomia fatta di mero folklore ne facciamo volentieri a meno. I nostri colleghi italiani si lamentano giustamente della promessa non mantenuta da parte del Governo di corrispondere ai Comuni l’extragettito IMU prima casa, ennesimo colossale pasticcio. Per contro, i Sindaci valdostani devono continuare a devolvere allo Stato il 50% del loro extragettito IMU sulle seconde case e relative pertinenze, e questa imposizione vale solo per i Comuni della Valle d’Aosta e del Friuli Venezia Giulia. TARES, IMU, TRISE, TARI, TASI, TUC, IUC, “Patto di stupidità” e chissà quant’altro, ancora con un solo obiettivo: fare cassa con i soldi di Comuni, che dovrebbero invece servire unicamente a garantire servizi efficienti ed efficaci ai Cittadini”.

bannercorsi

campagna adesione2024

ASFEL

Supporto e Formazione PA

Via Lepanto, 95 - 80045 Pompei (NA)

C.F. 90080340632 - P.I. 08339801212

. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

. Pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Top
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di terzi per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Utilizza anche cookie analytics propri e di terzi al fine di effettuare statistiche e monitoraggi sull'utilizzo del sito. Continuando a consultare ASFEL.it o chiudendo questo popup, acconsenti all'utilizzo dei nostri cookie Dettagli…