Ancora l'Anci sul decreto legge
"Da una parte abbiamo constatato che il decreto enti locali ha recepito alcune nostre richieste ma rimangono ancora aperti molti punti che in sede di conversione definitiva del Decreto dovranno essere modificati. Innanzitutto non è possibile che alcuni Comuni possano registrare un saldo negativo del Fondo di solidarietà, dovendo così restituire risorse allo Stato, ed in questo senso è alta l'attenzione verso i piccoli Comuni che mostrano le fragilità maggiori". Questo il commento di Roberto Scanagatti, Presidente di Anci Lombardia, dopo la riunione del Consiglio Nazionale dell'Anci che ha analizzato in particolare il dl enti locali, licenziato lo scorso giovedì dal Governo e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Scanagatti ha considerato inoltre "la questione delle Province, poichè nel decreto non c'è traccia di misure a copertura del taglio di un miliardo di euro alle loro risorse. Questo è un dato molto preoccupante, perchè per molte Province lombarde, che dopo la riforma sono enti guidati con grande fatica dai sindaci, significa avviarsi verso il dissesto economico, con conseguenze gravi sui servizi ai cittadini e alle comunità, ad iniziare dal trasporto pubblico locale".
Il Presidente di Anci Lombardia si è poi soffermato sul tema dell'immigrazione "dove è necessaria una cabina di regia nazionale che non può penalizzare i comuni che accolgono i richiedenti asilo, a maggior ragione se in presenza di Presidenti della Regione che prevedono misure punitive in tal senso e che, invece di sostenere i comuni di fronte a questo gravoso compito, stanno alla finestra a guardare. Il ruolo delle regioni è in realtà indispensabile, soprattutto per il necessario supporto sanitario".
"Di fronte a queste osservazioni e preoccupazioni legittime il Governo non può restare indifferente" ha quindi concluso Scanagatti. (com) - da www.anci.it