La sentenza della Consulta sul blocco degli stipendi
“Siamo contenti perchè la sentenza della Consulta non genera automatismi, nè per il passato, nè per il futuro. Adesso mi auguro che i sindacati abbandonino la vecchia logica dei miniaumenti uguali per tutti: direi che non è più tempo”. E’ il commento rilasciato dal sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, sulla sentenza relativa al blocco dei contratti della Pa. “Leggeremo la sentenza e, se prevede una sorta di obbligo a contrattare, ci metteremo intorno al tavolo. Ma, con umiltà e con rispetto, bisogna chiedersi se è ancora utile dare poco a tutti o se sia meglio fare un patto per individuare i servizi prioritari e investire su questi - ha osservato Rughetti e ha aggiunto - Bisogna privilegiare i servizi che rimettano in moto il ciclo produttivo, quelli di supporto alle imprese.
E anche i servizi che garantiscano coesione: se un Comune vuole aumentare il produttività per gli assistenti sociali, lo dobbiamo aiutare”. Quanto alle coperture necessarie ha detto: “E’ troppo presto per dare numeri seri, ma di sicuro non ci saranno nuove tasse. Piuttosto – ha continuato - occorre una riallocazione della spesa all'interno della stessa pubblica amministrazione. Lo Stato paga 2 miliardi di euro l'anno per l'affitto dei suoi uffici e, solo nel 2013, le aziende di servizi pubblici locali hanno perso 1,2 miliardi. C'è ancora molto spazio per rendere più efficiente la pubblica amministrazione senza ridurne i servizi”, ha concluso Angelo Rughetti. - da www.anci.it