La mobilità degli enti di area vasta

Arriva la roadmap che detta scadenze, traccia destinazioni e definisce tutte le regole per il passaggio degli esuberi dalle Province in altre amministrazioni. L'obiettivo della bozza di decreto, preparata dal ministero della PA, è dare una scossa alle operazioni di mobilità e sgombrare il campo da ogni alibi.

Il testo del provvedimento, molto dettagliato e composto da undici articoli più tabella allegata, non piace ai sindacati,  ma modifiche sono ancora possibili in quanto giovedì dovrebbe essere sottoposto al vaglio della Conferenza unificata.
Il sottosegretario alla Pubblica Amministrazione, Angelo Rughetti, spiega come, invece, lo scopo dell'esecutivo sia dare "certezze ai lavoratori".

I dipendenti da trasferire, non sono solo "provinciali", il decreto è rivolto ai dipendenti delle Province in soprannumero, ovvero a quanti, una volta avvenuta la trasformazione in aree vaste (in base alla riforma Delrio), si ritrovano senza più un posto di lavoro e devono quindi essere spostati ad altro ufficio, ma indicazioni vengono date anche per la polizia provinciale e per i dipendenti della Croce Rossa Italiana, alle prese con un riordino. I lavoratori coinvolti dalle operazioni dovrebbero aggirarsi introno ai 20 mila.

Le mete, dalle regioni al ministero della giustizia, non riguardano chi è in distacco presso un altro ufficio. Quanto alla polizia provinciale, si dovrebbero aprire più strade, di certo una parte andrà a finire nei Comuni. Coloro che si occupano di albi dell'autotrasporto verranno invece direttamente spostati nelle sedi periferiche del ministero dei Trasporti. Il grosso dei soprannumerari delle Province dovrebbe invece finire nelle Regioni, chiamate con apposite legge, a prendersi alcune delle funzioni oggi svolte a livello provinciale. Un'altra buona fetta verrebbe distribuita tra gli enti locali, sanità compresa. Il resto, ci rientrano anche i dipendenti della Croce Rossa, verrà assorbito nella P.A centrale, con priorità riconosciuta al ministero della Giustizia, vista la carenza di personale in cancellerie e altri uffici giudiziari.
Il cronoprogramma, dopo l’uscita del decreto sarà il seguente: pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e raffica di scadenze, entro un mese le domande di mobilità ed entro due mesi le liste dei posti disponibili in tutte le amministrazioni. I dati saranno online sul portale mobilita.gov.it. L'incrocio tra dipendenti in eccedenza e posizioni vacanti è alla base del processo di ricollocazione. E se qualcuno resterà fuori si andrà avanti con un'altra procedura di mobilità. Se ci sono due contendenti per lo stesso posto di lavoro, avrà la meglio chi vanta una maggiore vicinanza territoriale, chi usufruisce della legge 104 o chi ha figli sotto i tre anni. (lr) - www.anci.it

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