Imu: slitta il decreto

Slitta di qualche giorno, probabilmente alla prossima settimana, il decreto con i provvedimenti economici di emergenza del governo. L'esecutivo si vedrà infatti domenica e lunedì in un'abbazia di Spineto, in Toscana, e dunque il cdm previsto in un primo momento per giovedì di questa settimana potrebbe essere rinviato o comunque non sarà quello decisivo per il decreto con le prime misure.

Per Imu, Cig e Iva il governo sta ancora esplorando le vie di copertura, come testimonia l'incontro di oggi pomeriggio fra il premier Enrico Letta e il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. La chiusura della procedura di deficit aperta con Bruxelles libererebbe un 'tesorettò al quale fare riferimento. Inoltre resta aperto il dialogo per chiedere a Bruxelles un allentamento sugli impegni relativi al deficit, come fatto da altri Paesi. Ma tutto questo potrebbe non bastare. Intanto Camera e Senato hanno dato il loro via libera al Def, il documento economico-finanziario, che potrà essere «aggiornato in meglio», ha detto Saccomanni, grazie alla riduzione dei tassi d'interesse sul mercato. Il Def «va certamente aggiornato - ha assicurato il titolare di via Venti Settembre - per tenere conto delle esigenze che sono maturante nel Paese, in relazione alla congiuntura che continua ad essere negativa». E dal Parlamento arriva la richiesta di uno stop a «una politica di bilancio basata esclusivamente sull'austerità che non sarebbe in grado di assicurare la crescita e aggraverebbe l'attuale recessione»: è quanto evidenzia la maggioranza nella sua relazione al Documento di economia e finanza, nella quale si ritorna ancora una volta sulla necessità di «creare occupazione».

La questione delle misure da assumere subito è stata affrontata oggi in Senato nell'ambito della discussione del Def. Roberto Calderoli della Lega aveva infatti presentato in questo senso un emendamento al documento, trasformato poi in ordine del giorno. Confermando dunque un impegno del governo ad assumere nel più breve tempo possibile il provvedimento che sospenderà la rata del pagamento della tassa sulla prima casa. Sempre al Senato nella Risoluzione della maggioranza, che è stata approvata, è sparito il riferimento ai governi Berlusconi e Monti e si è preferito indicare genericamente, in un passaggio sulla chiusura della procedura di disavanzo eccessivo, i «precedenti governi». La Confindustria chiede invece di cambiare il 'panierè dei possibili interventi: «È assolutamente più importante intervenire sulla tassazione del lavoro che sulla casa», ha detto il presidente Giorgio Squinzi. Tesi condivisa dal segretario generale dell'Ocse Angel Gurria, che fissa nell'occupazione la priorità assoluta. Sulla stessa linea d'onda la Uil con il segretario confederale Guglielmo Loy che chiede: «La sospensione generalizzata dell'Imu è la vera priorità per il Paese?».

Intanto prendono corpo le ipotesi tecniche che dovrebbero tradursi la prossima settimana in un decreto legge. Per l'Imu è possibile anche che non occorra la copertura, in quanto la tassa verrebbe sospesa e non cancellata. Nell'immediato le compensazioni ai Comuni dovrebbero arrivare attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Soldi subito servono invece per rifinanziare la cassa integrazione in deroga (1,5-2 miliardi di euro); la ricerca delle risorse interessa anche per evitare l'aumento dell'Iva. Ma dal momento che il rincaro dell'imposta è previsto a partire da luglio è anche possibile che la questione non venga affrontata nel primo decreto. Inoltre il governo vuole fare il possibile per mettere nel dl anche un segnale per l'occupazione giovanile, con minori vincoli per i contratti a termine e, «se possibile», come aveva detto ieri Saccomanni, anche con un aumento degli sgravi per le assunzioni degli under-35.

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