La nuova spending review

“Insieme all'indicazione puntuale delle misure che il Governo intende mettere in campo con la prossima legge di Stabilità sarebbe opportuno chiarire il nuovo profilo della spending review, sia in termini qualitativi che in particolare quantitativi, l'impatto di tale revisione in termini di minori risparmi conseguiti e «le conseguenti misure di copertura che si prevede di utilizzare”. Lo scrivono i tecnici di Camera e Senato nel dossier sulla Nota di aggiornamento al Def. “Il Governo - osservano i tecnici - elenca le finalità alle quali destinare le risorse che andranno nel 2016 a misure di alleviamento della povertà e stimolo all'occupazione, agli investimenti privati, all'innovazione, all'efficienza energetica e alla rivitalizzazione dell'economia anche meridionale; al sostegno alle famiglie e alle imprese anche attraverso l'eliminazione dell'imposizione fiscale sulla prima casa, i terreni agricoli e i macchinari cosiddetti 'imbullonati’; all'azzeramento delle clausole di salvaguardia. Per il 2017, poi, si prevede una riduzione della tassazione gravante sugli utili aziendali, con l'obiettivo di avvicinarla agli standard europei e di accrescere l'occupazione e la competitività dell'Italia nell'attrarre imprese ed investimenti. Le finalità sono descritte in maniera puntuale da un punto di vista qualitativo proseguono i tecnici - ma la relazione non fornisce alcun tipo di informazione circa la composizione quantitativa delle misure, limitandosi a indicare l'entità complessiva della manovra in termini di scostamento tra l'indebitamento tendenziale e quello programmatico.

Peraltro, il Governo afferma che al finanziamento delle misure descritte e al miglioramento qualitativo della spesa contribuiranno in misura prevalente la riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica, ma allo stesso tempo rispetto all'indicazione di aprile di una spending review da 10 miliardi, circa 0,6 punti di Pil, la nota di aggiornamento del Def si limita a rilevare che per il 2016 è prevista l'adozione di un profilo più graduale di tali misure di risparmio. Quindi sarebbe opportuno che tale affermazione fosse supportata da indicazioni qualitative e quantitative in ordine alla tipologia e all'entità delle misure di revisione della spesa e alla fonte delle ulteriori risorse necessarie al finanziamento complessivo delle misure descritte”, concludono i tecnici. - da www.anci.it

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