Istat: i bilanci degli enti locali
Nuova fotografia dell'Istat sui bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali e provinciali nel 2011.
Per quanto riguarda i comuni, come nel precedente esercizio, nel 2011 la spesa destinata alla funzione di amministrazione generale assorbe la quota più consistente degli impegni finali (28,9%). Insieme alla spesa per la gestione del territorio e dell'ambiente (20,9%), essa rappresenta quasi la metà delle spese finali delle amministrazioni comunali. I dati dicono che quote significative di spesa sono destinate alle funzioni relative alla viabilità e ai trasporti (14,7%), al settore sociale (13,4%) e all'istruzione pubblica (9,1%). Il residuo 13% si distribuisce fra le restanti funzioni. Nel complesso, le spese finali impegnate dai comuni risultano in diminuzione (-2,7%) rispetto al 2010. Calano tutte le funzioni di spesa eccetto quella relativa alla gestione del territorio e dell'ambiente (+0,8%). La riduzione più consistente riguarda le spese in campo turistico (-16,5%), seguite da quelle per lo sviluppo economico (-15,4%) e dalle spese per la cultura e beni culturali (-11,0%). La funzione di spesa che fa registrare la riduzione minore è quella di amministrazione, gestione e controllo (-1,4%).
Sul fronte province nel 2011, la struttura delle spese finali, passate da 12.679 a 10.963 milioni di euro, presenta variazioni rispetto a quella dell'anno precedente: cresce il peso delle spese per l'amministrazione, gestione e controllo (+1,8 punti percentuali), per l'istruzione pubblica (+1,5 punti percentuali), per la tutela ambientale (+1,0 punti percentuali) e per il settore sociale (+0,4%), diminuisce quello per la gestione del territorio (-3,0 punti percentuali), per i trasporti (-1,1 punti percentuali), per il turismo, sport e tempo libero (-0,4 punti percentuali) e per il settore dello sviluppo economico (-0,2 punti percentuali). Stabile il peso delle spese per la cultura e beni culturali. In tutte le ripartizioni le spese per la funzione amministrazione, gestione e controllo, quelle per l'istruzione pubblica e le spese per la gestione del territorio restano le voci preponderanti, coerentemente (negli ultimi due casi) con le principali funzioni assegnate dal legislatore alle amministrazioni provinciali.
Il Nord-ovest presenta un peso maggiore nelle funzioni dei trasporti, dell'amministrazione, gestione e controllo e dell'istruzione pubblica; nel Nord-est, invece, le funzioni che hanno il peso maggiore sono quelle del turismo, sport e tempo libero, dei trasporti seguite dalle funzioni dell'amministrazione, gestione e controllo. Nel Centro le funzioni relative alla cultura e ai beni culturali, alla tutela dell'ambiente e allo sviluppo economico costituiscono le voci di spesa prevalenti; nel Sud, invece, le funzioni con il peso maggiore sono quelle per la tutela ambientale, per la cultura e i beni culturali e per la gestione del territorio. Nelle Isole costituiscono le voci di spesa prevalenti il settore turistico, quello sociale e quello dell'amministrazione, gestione e controllo.