Nuove regole per i cda partecipate
Nuove regole del Ministero dell’Economia, dalle società partecipate sarannop esclusi i parlamentari e gli eletti negli Enti locali. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, raccogliendo la sollecitazione rivolta dal Senato il 19 giugno scorso con l’approvazione, ad ampia maggioranza, della mozione Tomaselli in materia di società partecipate, ha emanato, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, una direttiva che fornisce al Dipartimento del Tesoro i criteri di eleggibilità e gli indirizzi da osservare nelle procedure di selezione dei componenti degli organi di amministrazione delle società direttamente o indirettamente controllate dal Ministero.
La direttiva, in conformità a quanto indicato nella mozione, individua altresì precisi indirizzi per la remunerazione dei vertici aziendali.
Quanto alle nomine, la direttiva rafforza i requisiti di onorabilità e di professionalità richiesti agli amministratori e individua le tappe di un processo trasparente ed oggettivo di valutazione di tali requisiti, preliminare alla designazione dei candidati da parte del Ministro, nell’ambito delle sue funzioni di indirizzo politico-amministrativo.
Si prevede, in particolare, la non inclusione nell’istruttoria di candidati che siano membri delle Camere, del Parlamento europeo, di Consigli regionali e di Consigli di enti locali con popolazione superiore a 15.000 abitanti. È inoltre prevista l’ineleggibilità e, nel corso del mandato, la decadenza automatica per giusta causa, senza diritto al risarcimento di danni, in caso di condanna, anche in primo grado, o di patteggiamento per gravi delitti. Sempre con riferimento a gravi fattispecie di reato, si prevede l’ineleggibilità anche a seguito del mero rinvio a giudizio, mentre, qualora il rinvio a giudizio intervenga nel corso del mandato, si attiva un procedimento che vede coinvolta anche l’assemblea della società interessata.
Si introducono, inoltre, specifici parametri per la valutazione della competenza professionale e dell’esperienza dei candidati, con una particolare attenzione ai requisiti richiesti ai fini della nomina come amministratore delegato.