Calo del numero dei dipendenti
«Non stupiscono i dati, resi noti dall'Istat, emersi dal IX Censimento Istat su Industria e servizi, Istituzioni pubbliche e Non Profit sulla situazione degli organici e del personale nei Comuni»: lo dichiara Umberto Di Primio, Sindaco di Chieti e delegato Anci alle politiche del personale. Secondo la rilevazione dell'istituto di statistica, infatti, nell'ambito di un generale calo del numero di dipendenti pubblici avvenuto nell'ultimo decennio, tra gli enti territoriali sono i Comuni ad aver subito la più forte contrazione del numero di addetti (-10,6%).
«Questo dato non ci sorprende - aggiunge Di Primio - perchè negli ultimi 10 anni le manovre finanziarie hanno imposto una cura dimagrante molto drastica agli organici degli Enti locali che ad oggi sono costretti a contenere il turn over entro limiti molto stringenti: il 40% delle cessazioni dell'anno precedente, limite che applicato anche a Comuni piccoli e piccolissimi sta, di fatto, progressivamente azzerando gli organici già molto limitati di questi enti. Questo dato è tanto più significativo - evidenzia - se si considera che nel variegato mondo delle Pubbliche amministrazioni, i Comuni sono, per eccellenza, gli enti di prossimità che forniscono servizi essenziali ai cittadini (basti pensare al sociale, alla polizia locale) e sono fattore attivo di garanzia dei diritti costituzionali fondamentali economici e sociali».
«Questa continua "emorragia", che ha subito nell'ultimo anno una ulteriore accelerata, ci preoccupa molto; auspichiamo dunque - conclude Di Primio - che si avvii, finalmente, come l'Anci ha chiesto da tempo, una seria riflessione sulle politiche assunzionali negli Enti locali, finalizzata a valorizzarne l'autonomia e ad ampliarne i margini di manovra, in un'ottica di equità e nel rispetto dei vincoli complessivi del Patto di stabilità»