Imu da eliminare per la prima casa

Cancellare l'Imu sulla prima casa per l'85% delle famiglie, alzare invece la tassa sulle abitazioni di lusso e con le risorse non impegnate a coprire l'imposta sugli immobili puntare a fermare definitivamente l'aumento dell'aliquota dell'Iva, ma anche abbassare le tasse ai redditi più bassi e magari anche rifinanziare la cassa integrazione in deroga. Mentre continuano le schermaglie politiche, e il premier Enrico Letta glissa sull'argomento nel question time al Senato, è il viceministro Stefano Fassina a illustrare quella che non è solo una sua idea, ma una delle proposte concrete sul tavolo.

Superare l'attuale impostazione dell'Imu, eliminandola sulla prima casa ma non per tutti, potrebbe in effetti essere il punto di caduta per arrivare a un accordo tra i partiti, mantenendo la tassa sulle case di lusso (il 15% degli immobili). Una scelta che impegnerebbe, secondo Fassina, solo due miliardi, mentre con gli altri si potrebbero finanziare altri interventi non certo meno urgenti. La coperta resta corta, perchè le risorse vanno trovate rispettando i vincoli di bilancio. Anche perchè c'è anche la partita aperta sulla tassa sui beni strumentali (lo stesso governo starebbe lavorando per renderla deducibile dal prossimo anno), che richiederebbe invece una copertura «consistente». Esentare la maggior parte dei possessori di casa si potrebbe anche ottenere semplicemente, aumentando la soglia della detrazione dagli attuali 200 a 600 euro. Utilizzando questo parametro, peraltro, si potrebbe andare anche oltre l'85% citato da Fassina, arrivando, secondo il presidente della commissione Finanze del Senato Mauro Maria Marino, a togliere l'Imu sull'abitazione principale «al 93,2 % degli italiani », risparmiando «un miliardo e 200 milioni».

Al Tesoro si continua a fare i conti e a pesare un paniere di ipotesi, in attesa che si trovi la 'quadrà politica, ma circola un certo ottimismo per la «forte volontà delle forze politiche » di arrivare a una soluzione, confermato dallo stesso ministro Saccomanni in audizione a Palazzo Madama. E intanto proseguono gli incontri bilaterali dei tecnici del ministero con i rappresentanti dei partiti, che stanno illustrando le loro proposte, con l'obiettivo di cercare di stringere già la prossima settimana con un nuovo incontro governo-maggioranza. Dopo aver incontrato i tecnici del Pdl - che non sembra sgradire una nuova service tax - oggi è stata la volta degli esperti del Pd. Si proseguirà fino a Lunedì, prima di tornare a riunirsi. Certo resta lo scoglio dei falchi del Pdl che vorrebbero l'azzeramento totale sull'abitazione principale, mentre il capogruppo dei deputati, Renato Brunetta, chiede di chiarire se le posizioni espresse da Fassina su Imu e Iva siano la linea del ministero.

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