Corte dei conti: copertura Imu dubbia
La Corte dei Conti esprime «perplessità» sulla sanatoria per i concessionari dei giochi prevista nel dl Imu per coprire la cancellazione della prima rata. In audizione alla Camera, la Corte sottolinea «le incertezze che circondano la realizzabilità del gettito associato alla nuova norma agevolatrice». Secondo i magistrati, «resta da valutare la potenzialità della nuova normativa a generare quell'ampio tasso di adesione che la Relazione tecnica assume nel quantificare gli effetti attesi di maggior gettito».
«Appare opportuno interrogarsi sull'idoneità della norma ad assicurare il maggiore gettito atteso (600 milioni di euro) che concorre in maniera determinante ad assicurare la copertura dell'intero dl 102/2013», ha affermato il presidente reggente, Raffaele Squitieri, riportando i dati sulla sanatoria acquisiti dalla Corte al 23 settembre: «le istanze presentate sulla base dell'art. 14 risultano pari a 33; gli introiti potenzialmente incamerabili, nella misura percentuale minima del 25% dei danni quantificati nelle sentenze di primo grado, ammontano a circa 270 mila euro, di cui solo circa 75 mila destinabili direttamente al bilancio dello Stato; le posizioni soggettive già definite con decreto camerale sono 17, per un totale di pagamenti pari a circa 13 mila euro».
La Corte sottolinea comunque che si tratta di indicazioni «del tutto preliminari e parziali», dalle quali sono peraltro esclusi i concessionari condannati con la sentenza della Corte dei Conti del 2012, quella cioè «destinata ad assicurare il gettito atteso dall'art.14 del dl». «Si tratta - ha concluso Squitieri - delle posizioni economicamente più rilevanti che però, proprio per questo, risentono delle incertezze che caratterizzano questa prima applicazione della norma