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L'utilizzo della carta di credito e il fondo economale

Per l’utilizzo della carta di credito bisogno creare un fondo economale o almeno un sub-conto del conto economale
Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Liguria, sentenza n 50 del 18 giugno 2024

Si ritiene utile richiamare la giurisprudenza di questa Corte, formatasi  proprio in tema di utilizzo di strumenti di pagamento elettronico per far fronte  a spese economali, che ha già condivisibilmente ritenuto opportuno che le  spese effettuate con tale modalità fossero rendicontate con le stesse regole previste per il fondo economale e, in particolare, mediante la creazione di fondo  economale dedicato intestato al titolare della carta ovvero, in alternativa, che  fosse  reso il conto sull’utilizzo  della carta (quanto meno quale sub-conto del  conto economale), con una cadenza idonea a consentire al responsabile del servizio finanziario di effettuare i controlli di competenza, onde verificare che i  giustificativi di pagamento fossero corrispondenti con gli estratti conto mensili

Secondo la richiamata giurisprudenza il sub-conto e la documentazione contabile vanno allegati alla contabilità economale e devono trovare riscontro nella contabilità stessa e in quella dell’Ente, onde consentire lo svolgimento dei controlli interni ed esterni.

E’ stato altresì, messo in luce come la finalità  di incrementare l’utilizzo di tale modalità di pagamento vada perseguita mediante disposizioni regolamentari che, in analogia con quanto previsto per l’utilizzo del fondo economale, consentano di risalire all’ordinatore della spesa, alle modalità, al genere o tipologia di spese ed al motivo che dette spese ha determinato mediante  la resa di un conto autonomo o di un sub-conto (cfr. Sez. giur. Veneto, sent. 8 febbraio 2017, n. 21 e 15 luglio 2019, n. 112).

In difetto, infatti, potrebbero determinarsi eventuali abusi laddove non fosse  nei fatti possibile esercitare uno stringente ed accurato controllo delle spese.

Va, infine, detto che sorgono in capo al titolare della carta specifici obblighi che comprendono la necessità di adottare idonee procedure di sicurezza per la custodia ed il buon uso della stessa, per cui è previsto dal medesimo regolamento regionale in esame che dalla violazione di tali obblighi possa  sorgere responsabilità amministrativa e contabile, laddove ad esempio si verifichino casi di smarrimento o di uso non autorizzato e/o fraudolento.

www.iusmanagement.it

Si al rinnovo del contratto Dirigenti Funzioni Locali

Via libera del Consiglio dei Ministri al contratto dei dirigenti delle Funzioni Locali

 

Nel corso della seduta odierna, il Consiglio dei Ministri ha finalmente deliberato l’autorizzazione al Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, all’espressione del parere favorevole del Governo sull’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Area Funzioni locali, triennio 2019-2021, sottoscritta in data 11 dicembre 2023 dall’ARAN e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria.

Nuova proroga TARI e PEF rifiuti al 20 luglio 2024

Con un emendamento al cd. “decreto coesione” (decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60), approvato dalla Commissione Bilancio, il termine per l’approvazione dei PEF per il servizio di gestione dei rifiuti, delle tariffe e dei regolamenti TARI è stato nuovamente prorogato al 20 luglio 2024.

Il termine originario, previsto dall’ articolo 3, co. 5-quinquies del dl 228/2021, fissato al 30 aprile di ciascun anno, era stato precedentemente prorogato al 30 giugno 2024 dall’articolo 7 del d.l. 39/2024.

La nuova proroga, fortemente richiesta da Anci, è opportunamente intervenuta per concedere un lasso di tempo maggiore alle amministrazioni rinnovate dopo le elezioni degli scorsi 8 e 9 giugno.

Resta al momento ancora non accolta la richiesta di un intervento tampone per alleggerire i PEF dalle richieste di compensazione sulle tariffe degli ‘impianti minimi’, che tuttavia l’Associazione continuerà a riproporre in tutte le sedi istituzionali e legislative.  

Il mancato rinnovo dell'E.Q.

La mancata nomina ad elevata qualificazione – posizione organizzativa

Sempre in coerenza con la tornata elettorale che si è appena svolta, segnalo un’interessante sentenza che, ancora una volta, chiarisce la natura dell’istituto delle posizioni organizzative (ora elevate qualificazioni).

La Corte di Cassazione, sezione lavoro, nell’ordinanza 11 giugno 2024, n. 16139, ha ribadito che non sussiste alcun diritto al rinnovo dell’incarico di posizione organizzativa/elevata qualificazione e che la mancata conferma non comporta demansionamento.

Infatti, occorre richiamare la decisione della Corte (sezione lavoro, 15 ottobre 2020, n. 22405) che si è espressa nel senso che il conferimento dell’incarico di posizione organizzativa in favore di dipendente inquadrato nella posizione ex D3 del CCNL 31 marzo 2009 determina un mutamento non di profilo professionale, bensì di mere funzioni, comportanti unicamente l’attribuzione di una posizione di responsabilità con correlato beneficio economico.

Funzioni che cessano alla naturale scadenza dell’incarico.

Ne consegue che, costituendo il rinnovo dell’incarico stesso una facoltà del datore di lavoro pubblico, il mancato esercizio della facoltà in questione – che non richiede alcuna determinazione, né motivazione – non può dar luogo a demansionamento.

www.gianlucabertagna.it

L'utilizzo dell'avanzo libero

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La Corte dei conti esprime il  parere in merito al finanziamento di spese correnti da mantenimento di minori presso strutture protette, aventi carattere non permanente, la quota non vincolata dell’avanzo di amministrazione definitivamente accertato, nel rispetto.

La notizia indicata, ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Finanza Locale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'affidamento diretto non si applica alle concessioni

concessioni2L’affidamento diretto non è applicabile per le concessioni, così la sentenza del Tar.

Sulle cause di esclusione e sul sotto soglia si segnala il testo di Eugenio Piscino, Le cause di esclusione e gli affidamenti sotto soglia nel codice dei contratti pubblici, con prefazione del Cons. Tiziano Tessaro. L'indice è consultabile qui, e può essere acquistato qui.

La notizia indicata, ulteriori note e documenti sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Codice dei contratti pubblici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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