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Gestione dei rifiuti e strumenti pianificatori

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La gestione dei rifiuti e strumenti pianificatori, nella sentenza del Tar.

La notizia indicata, ulteriori note e documenti sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nella voce di menù: Gestione dell'ente-Diritto Amministrativo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Controlli della Corte dei conti - Convegno

tessarocorso2025Il giorno 27 febbraio 2025 (dalle ore 9.00 alle 14.00) si terrà il convegno dal titolo: Controlli della Corte dei conti, autonomie territoriali e ordinamento della Repubblica, con la presentazione del volume: La nuova funzione di controllo della Corte dei conti, di Tiziano Tessaro e Rossana Mininno (vedi qui la brochure).

Il convegno si terrà presso il Comune di Padova. La partecipazione è gratuità, previa iscrizione, compilando il form a questo link.

Controlli della Corte dei conti - Convegno

tessarocorso2025Il giorno 27 febbraio 2025 (dalle ore 9.00 alle 14.00) si terrà il convegno dal titolo: Controlli della Corte dei conti, autonomie territoriali e ordinamento della Repubblica, con la presentazione del volume: La nuova funzione di controllo della Corte dei conti, di Tiziano Tessaro e Rossana Mininno (vedi qui la brochure).

Il convegno si terrà presso il Comune di Padova. La partecipazione è gratuità, previa iscrizione, compilando il form a questo link.

Iscrizione a ruolo dei tributi locali, in pendenza di giudizio

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In pendenza di giudizio è possibile, anche per i tributi locali, l’iscrizione a ruolo e la riscossione, così la Corte di Cassazione.

La notizia indicata, ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Fiscalità Locale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tempi di pagamento

Tempi di pagamento - L’escalation delle norme tra PNRR e procedura d’infrazione. Il corso IFEL


Nel corso degli ultimi quindici anni il Legislatore ha prestato una costante attenzione al tema dei debiti commerciali della pubblica amministrazione. In un primo momento, sono stati adottati provvedimenti che hanno riguardato prevalentemente l’abbattimento dello stock di debiti pregressi, mentre successivamente, in coerenza con la digitalizzazione della fatturazione verso la PA, gli interventi si sono concentrati a realizzare un articolato sistema di monitoraggio del ciclo di vita dei debiti commerciali di nuova formazione così da potere prevenire il crearsi di situazioni patologiche.

Va ricordato, d’altra parte, che tra gli impegni che l’Italia si è assunta con il PNRR c’è anche quello di ridurre i tempi di pagamento attraverso l’attuazione della Riforma 1.11 che è “abilitante” e, in quanto tale, funzionale all’attuazione dell’intero Piano. Questo significa che la mancata attuazione della riforma può condizionare l’erogazione delle risorse. Inoltre, la tempestività dei pagamenti è condizione necessaria perché la procedura d’infrazione intrapresa dall’Europa contro l’Italia possa concludersi positivamente.

Ed è proprio il contesto europeo appena richiamato che ha determinato, nel corso del 2024, l’intensificarsi del numero dei provvedimenti adottati e l’acuirsi del rigore delle norme in materia di tempestività dei pagamenti. Da ultimo, le previsioni relative all’adozione dei piani annuali dei flussi di cassa e dei piani di intervento.

In questo quadro, si terrà il prossimo 20 febbraio il corso “Le novità sui tempi di pagamento dei debiti commerciali” che si propone di rispondere, tra le altre, alle domande seguenti.

    L’ambito soggettivo della disciplina dei nuovi piani di intervento di cui al DL 19/2024, art.40 c.9-bis è definito attraverso un algoritmo basato sulla fascia demografica e sul valore dell’indicatore di ritardo. Ma quanti sono i Comuni tenuti a deliberare la predisposizione di un piano di intervento?
    Come fare per adottare il piano dei flussi di cassa di cui al DL 155/2024, art.6 co.1 e 2 e qual è il ruolo dei vari uffici dell’ente?
    Considerato che la PCC misura la performance degli enti, ma che è la piena adozione di SIOPE+ a determinare la corretta alimentazione della piattaforma, quali sono le funzionalità operative che tutti gli enti devono considerare per una buona manutenzione della PCC?
fondazioneifel.it

Modifiche contrattuali e varianti in cordso d'opera

Modifiche contrattuali e varianti in corso d’opera. Comunicazioni ad Anac solo in via telematica

Vanno svolte esclusivamente in via telematica le comunicazioni ad Anac relative alle modifiche contrattuali e alle varianti in corso d’opera a cui sono tenute la stazioni appaltanti, come previsto dal Codice dei contratti pubblici (art. 5, cc. 11 e 12, dell’allegato II.14).
Lo ribadisce un Comunicato del Presidente dell’Autorità, approvato dal Consiglio il 30 gennaio 2025. In aderenza alla digitalizzazione  dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici che ha acquisito piena efficacia con l’inizio dello scorso anno, nell’atto si forniscono precisazioni sulle corrette modalità di inoltro che hanno sostituito l’ormai superato invio delle comunicazioni tramite posta elettronica certificata al protocollo Anac.
Le modalità operative per la trasmissione dei dati delle varianti sono illustrate anche in una specifica Faq sul sito dell'Autorità, aggiornata con l’inizio del 2024, risultando ormai superati il vecchio modulo per l’acquisizione dei dati e le indicazioni (contenute in precedente Comunicato) risalenti al 2016.

Nel dettaglio, quindi, spiega il Comunicato, il sistema SIMOG continua a permettere di assolvere agli obblighi di comunicazione delle modifiche e delle varianti solo per le procedure assoggettate al previgente Codice degli appalti (d. lgs. n. 50/2016) e per quelle indette entro il 2023. Per le procedure indette a partire dal 2024 ed assoggettate al nuovo Codice degli appalti, i dati relativi alle modifiche contrattuali sono da trasmettere alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici mediante le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate. Saranno quindi considerate irricevibili tutte le comunicazioni relative a modifiche contrattuali e varianti in corso d’opera avvenute con altri sistemi.     

Il Comunicato del 30 gennaio 2025 specifica che, per le varianti in corso d’opera di valore superiore al 10% in contratti sopra soglia, la documentazione individuata dall’allegato al Codice (progetto esecutivo, atto di validazione, relazione del Responsabile unico del progetto - Rup) deve essere resa disponibile dalla stazione appaltante, entro trenta giorni dall'approvazione, tramite un link che rinvia alla sezione “Amministrazione trasparente”: lì la documentazione va conservata in un’apposita sottosezione denominata "Varianti in corso d’opera” nell’ambito della più generale sottosezione “Bandi di gara e contratti”.

Per le stazioni appaltanti a cui non si applica il decreto trasparenza, il link dovrà puntare a una pagina specifica di pubblicazione dei documenti (e non ad una pagina generica o alla pagina iniziale del sito istituzionale).

Per gli appalti di servizi e forniture, in assenza di una precisa indicazione normativa della documentazione minima da trasmettere ad Anac a corredo della variante, devono essere resi disponibili il progetto (di unico livello) e la relazione del Responsabile unico del progetto (Rup).

Il Comunicato specifica quindi le modalità di calcolo del superamento del limite del 10% e le indicazioni che devono essere contenute nella relazione del Rup, richiamando infine le sanzioni applicabili nei casi di non rispetto degli obblighi di comunicazione.

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