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I viadotti autostradali soggetti al CUP

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I viadotti autostradali sono soggetti a TOSAP, così la sentenza della Corte di Cassazione.

La notizia indicata, ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nella voce di menù: Gestione dell'ente-Fiscalità Locale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Linee guida per il rendiconto 2023

relazionerendicontLa Sezione delle autonomie della Corte dei conti adotta le “Linee guida” e l’annesso “Questionario”, per la relazione dell’Organo di revisione economico-finanziaria dei Comuni, delle Città metropolitane e delle Province, sul rendiconto 2023.

La notizia indicata, ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Revisione contabile

Linee guida, per i Revisori, per il bilancio 2024-2026

relazionebilanciLa Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha approvato le linee di indirizzo per la relazione dei revisori dei conti dei comuni, sui bilanci di previsione 2024-2026.

La notizia indicata, ulteriori note e documenti sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Revisione contabile

 

 

La motivazione del provvedimento amministrativo

motivazione

La motivazione del provvedimento è il presupposto del legittimo esercizio del potere amministrativo, nella sentenza del Tar.

La notizia indicata, ulteriori note e documenti sull'argomento sono disponibili, per i soli Associati, nella voce di menù: Gestione dell'ente-Diritto Amministrativo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Differenti condotte disciplinarmente rilevanti

nebisDifferenti condotte riconducibili a unica fattispecie, il ne bis in idem, nella sentenza della Corte di Cassazione.

La notizia indicata, ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione del bilancio-Personale

 

 

 

 

 

 

Divieto di aggiudicare appalti a operatori controllati da soggetti russi

Consiglio di Stato, Sez. V, 26/4/2024 n. 3838

 

 

 

 

E' rimessa alla Corte di giustizia UE la seguente questione di pregiudizialità interpretativa: “se la disposizione di cui all’art. 5-duodecies, lett. c) del regolamento (UE) n. 833/2014, introdotta dal regolamento (UE) n. 576/2022, in materia di misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina, nella parte in cui stabilisce il divieto di aggiudicare appalti e concessioni o di proseguire contratti con “una persona fisica o giuridica, un’entità o un organismo che agiscono per conto o sotto la direzione di un’entità di cui alla lettera a) o b) del presente paragrafo, compresi, se rappresentano oltre il 10 % del valore del contratto, subappaltatori, fornitori o soggetti sulle cui capacità si fa affidamento ai sensi delle direttive sugli appalti pubblici”, si interpreta nel senso che il divieto si applica ad una società di diritto italiano con sede nel territorio nazionale, partecipata da società italiana e con soci persone fisiche non cittadini russi, ma della quale due componenti su tre del consiglio di amministrazione sono cittadini russi e uno dei quali, presidente e amministratore delegato dello stesso consiglio di amministrazione, è anche amministratore unico della società controllante al 90%

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