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L'audizione dell'Anci sul decreto enti locali

anci2La delegazione Anci ha presentato, alla Commissione Bilancio del Senato in sede di audizione del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 in materia di enti territoriali, una serie di proposte.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Normativa-Leggi Enti Locali

Le assunzioni negli enti locali, per la Corte dei conti

personale3In tema di utilizzo dei "resti assunzionali" e nel contesto di un parere reso in conformità alla deliberazione della Corte dei Conti, sezione delle Autonomie, n. 19/SEZAUT/2015/QMIG, è intervenuta la sezione regionale di controllo per la Campania, nella deliberazione  del 1° luglio 2015.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Personale

Scheda di lettura sulle nuove direttive sugli appalti

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Scheda di lettura, della Camera, sulla: delega al Governo per l’attuazione della direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE.

Documenti e note sull'argomento, nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

La Corte Costituzionale sul patto di stabilità interno

costituzionale2La Corte Costituzionale, con la sentenza 7 luglio 2015 ha affermato il principio che le norme statali che disciplinano il patto di stabilità interno, infatti, si riconnettono essenzialmente a tali vincoli e, secondo la costante giurisprudenza di questa Corte, «sono espressione della competenza legislativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica» (ex multis, sentenze n. 28 del 2013 e n. 155 del 2011).

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L'aggregazione con le Cuc

“Anche se si inseriscono in un momento in cui i livelli di governo territoriale sono un po’ stravolti, le centrali uniche di committenza sono un buon modello di gestione associata, purché restino ancorate al tema della territorialità, che mi fa molto piacere sia stato richiamato in modo esplicito dal vice ministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini”. Lo ha detto il Coordinatore Nazionale Anci Unione di Comuni, Dimitri Tasso, intervenendo al convegno sulle centrali uniche di committenza che si è svolto oggi a Roma nella sede dell’associazione, per fare il punto sull’avvio del modello di assegnazione degli appalti, anche alla luce del ddl delega al governo per adeguarsi alla normativa Ue sull’aggiudicazione dei contratti di concessione.

“La territorialità è fondamentale perché ci sono piccole e medie imprese ed attività che non possono essere trascurate – osserva Tasso - ma anche e soprattutto perché i livelli di governo di questo tipo di gestione di appalti devono riuscire a controllare il risultato finale”.

Secondo il Coordinatore Anci rimangono comunque aperte due questioni per rendere realizzabile il modello centrale unica. “Non è stata ancora delineata la responsabilità che nasce da un’eventuale omissione di appalto, soprattutto per il danno subito dall’ente qualora si perda, ad esempio, un finanziamento”. Inoltre, l’aver accettato “la soglia dei 40 mila euro per i Comuni sopra i 10 mila abitanti – rileva Tasso – potrebbe obbligare i piccoli Comuni ad una paralisi nella prima fase di attuazione della nuova disciplina”.
In ogni caso il rappresentante Anci saluta con favore la scelta di aver inserito gli ambiti territoriali di gestione nel nuovo codice degli appalti. “Questa linea si sposa perfettamente con la richiesta che l’Anci sta facendo da tempo al governo di ridefinire le modalità di gestione associata, con il superamento della ‘diga’ che separa i piccoli dai grandi Comuni, dando vita – evidenzia Tasso – ad un obbligo generalizzato di gestione svincolato dal limite demografico”.

Un tema questo, della gestione associata riferita ai territori, richiamato dal vice ministro Nencini che ha ribadito la necessità di ridurre in modo drastico le centrali di committenza. “La riforma delle centrali può rimanere zoppa se non si rendono stabili e si valorizzano le forme di unione e fusione dei piccoli Comuni. La gestione associata – ha ammonito l’esponente di governo – deve riguardare non solo gli appalti, ma tutti i servizi assicurati alle comunità”.

Tutto, però deve avvenire in modo graduale per evitare di gettare a mare anche le positive esperienze affermatisi a livello locale. “Come Anci siamo pronti a dare il nostro contributo propositivo al governo per l’ulteriore definizione in Parlamento del ddl delega”, sottolinea Stefano Lo Russo, Assessore all’Urbanistica a Torino e Presidente della Commissione Anci LLPP, Urbanistica, Politiche Abitative. “La nostra frontiera è andare verso le aggregazioni e la razionalizzazione delle procedure, non certo la difesa del campanile. Ma la riforma non deve complicare la vita ai Comuni, anche perché – conclude Lo Russo – la logica del nuovo codice deve essere quella di rimettere in moto l’economia, attraverso certezza di regole e procedure”. (gp) - da www.anci.it

Rassegna stampa sullo sblocco dei contratti

sindacati3Il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici è illegittimo. Ma solo dal momento della pubblicazione della sentenza con cui ieri la Consulta ha dichiarato «l' illegittimità costituzionale sopravvenuta» (come si afferma in un comunicato ufficiale della stessa Corte) del congelamento degli stipendi nel pubblico impiego deciso nel 2010 per il triennio 2011-2013 dall' esecutivo Berlusconi e poi prorogato dai governi successivi. Raccolta degli articoli dei quotidiani sulla sentenza, a cura di News del Gaudens.

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