News

La legge Delrio e il d.l. sugli enti territoriali

La legge Delrio, con l’istituzione degli enti di area vasta e delle Città metropolitane, si pone come strumento dinamico di organizzazione territoriale, senza necessariamente cristallizzare i vecchi ambiti, come è chiaro sia nel testo e come risulta dall’azione che il Governo ha messo in atto fino ad oggi.

Lo ha detto Gianclaudio Bressa, Sottosegretario di Stato per gli Affari regionali, commentando il Rapporto 2014 della Società Geografica Italiana presentato oggi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, Autonomie e Sport.

“Molte sono le norme che consentono di modificare sia le Città metropolitane  che i territori di area vasta, aspetti che le Regioni dovranno saper cogliere per sviluppare fino in fondo le opportunità concesse dall’innovazione legislativa, così come le Città metropolitane potranno assumere una fisionomia territoriale diversa, includendo anche Comuni capoluogo ad esse vicini - ha aggiunto il Sottosegretario -. In questo senso ci sono già segni importanti di innovazione da parte di alcune Regioni che, prevedendo la possibilità di accorpamento di più aree vaste per ambiti omogenei, determinano il superamento dei vecchi confini tradizionali adattandoli all’evoluzione degli ambiti sociali e territoriali”.

“A conferma di questo ambizioso obiettivo il Governo,in sede di conversione del decreto sugli enti locali, prevede proprio una norma che facilita questo percorso, del resto già intrapreso da alcune Regioni, come ad esempio l’Emilia Romagna”, ha concluso Bressa.

La local tax dal 2016

La local tax assorbirà Imu, Tasi, addizionali Irpef oltre alle tasse sull’occupazione di suolo pubblico e sui passi carrai e quelle sulle affissioni pubblicitarie. Lascerà in vita solo la Tari (la tassa sui rifiuti). La nuova Tassa verrà gestita interamente dai Comuni che potranno decidere secondo le loro esigenze contabili le aliquote. Come è di prassi in questi casi, lo Stato centrale deciderà l’aliquotà massima e quella minima. All’interno di questa forbice i comuni applicheranno quella che vorranno. La legge entrerà in vigore con la legge di Stabilità 2015. Il Premier Matteo Renzi ha spiegato di voler introdurre la local tax per semplificare gli oneri a carico del contribuente che non riusciva a districarsi nella giungla delle tasse che erano venute a stratificarsi nel tempo. Aliquote a parte, la local tax sarà più semplice da pagare e non costringerà i cittadini a dover ricorrere obbligatoriamente al commercialista o al Caf. Una tassa più semplice da pagare, ma la vera novità consiste nel fatto che dal 2016 la tassa sulla prima casa non si pagherà più. “I parametri di Maastricht –ha dichiarato Renzi - sono vecchi e fuori luogo ma noi li rispetteremo perché non vogliamo che la curva del debito continui a crescere.

La local tax dovrebbe decollare solo dopo aver completato la riforma del catasto. Chi è proprietario di una o più case, attualmente paga le relative tasse in base alle ‘rendite catastali’, quei parametri che troviamo sull’atto di compra-vendita dell’immobile rispetto al vecchio catasto. Ma i tempi di questa riforma sono ancora incerti, mettendo in crisi tutto l’impianto del progetto annunciato. Le coperture? Pier Carlo Padoan ha precisato che  l’Italia chiederà a Bruxelles maggiore “flessibilità“. Cioè il permesso di fare più deficit a fronte delle riforme messe in campo in questi mesi. Il titolare del Tesoro ha spiegato, infatti, che Roma farà “in modo di utilizzare al meglio gli spazi di manovra e gli strumenti previsti dai Trattati”. Compresa, forse,  la cosiddetta clausola per gli investimenti, quella che consente di non conteggiare nel calcolo del deficit il contributo al nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici,  che per l’Italia varrebbe 6-8 miliardi. Comunque, ha affermato, “è del tutto prematuro parlare di cifre”. In ogni caso “il premier ha indicato un mix di politiche: taglio di tasse e investimenti, in un quadro in cui il debito scende e si rispettano le regole comuni”. Si tratta evidentemente di progetti molto corposi sulla finanza locale, ma ancora poco precisi sulle compatibilità economiche. - da www.anci.it

La nota di lettura al decreto enti locali a cura di E. Piscino

dubbio2E’ disponibile la nota di lettura dell’Associazione sul decreto legge n. 78 del 19 giugno 2015: disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”. La nota è a cura di Eugenio Piscino e Mariaconcetta Salemi e affronta, in maniera diretta, le varie tematiche del nuovo decreto legge.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Normativa-Leggi Enti Locali

Gli spazi finanziari per il patto di stabilità interno

vestitoIn attuazione dell’articolo 1, commi 2, 3 e 4 del decreto legge n. 78 del 2015, sono attribuiti, per l’anno 2015, in misura proporzionale alle richieste effettuate entro il 30 giugno 2015 dai comuni di cui alla tabella 1 allegata al citato decreto legge - mediante la compilazione del modello presente nel sistema web dedicato al patto di stabilità interno accessibile all’indirizzo http://pattostabilitainterno.tesoro.it -, gli spazi finanziari di cui al comma 2 del medesimo articolo.

Tutti i documenti sono disponibili (per gli Associati) nel menù: Normativa-Patto di stabilità interno

Gli emendamenti del Governo sul d.l. enti locali

senato1E' in calendario alla Commissione bilancio del Senato, la discussione del disegno di legge di: conversione in legge del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. Con l’arrivo degli emendamenti governativi, il decreto entra in quella che secondo l’agenda prevista dal Governo dovrebbe essere la stretta finale.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Normativa-Leggi Enti Locali

Il contenzioso concorsuale

cassazione2In tema di giurisdizione per il contenzioso conseguente all'annullamento di procedura concorsuale, si occupa la Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza pubblicata in data 14 luglio 2015. Il TAR ordinario ricorrente, sollevando regolamento d'ufficio di giurisdizione, ravvisava la giurisdizione del giudice amministrativo sia per il riesame della legittimità degli atti adottati che la per la reintegra in forma specifica o per equivalente risarcitorio.

La notizia è inserita nella newsletter giornaliera che è inviata agli Associati, che possono consultarla, inoltre, nel menù: Newsletter- News giornaliera

bannercorsi

campagna adesione2024

ASFEL

Supporto e Formazione PA

Via Lepanto, 95 - 80045 Pompei (NA)

C.F. 90080340632 - P.I. 08339801212

. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

. Pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Top
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di terzi per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Utilizza anche cookie analytics propri e di terzi al fine di effettuare statistiche e monitoraggi sull'utilizzo del sito. Continuando a consultare ASFEL.it o chiudendo questo popup, acconsenti all'utilizzo dei nostri cookie Dettagli…