La selezione dei dirigenti
“Il sistema di selezione dei nuovi dipendenti pubblici va cambiato, oggi è molto formale, ci preoccupiamo di due temi e un colloquio, da cui dovremo desumere chi diventa dirigente”. Lo ha affermato il sottosegretario alla P.A, Angelo Rughetti, intervenendo su Radio1. Per Rughetti si tratta di un modello che “va abbandonato e infatti – ha spiegato - stiamo lavorando su quello inglese, visto che in Inghilterra prima del concorso si è già selezionati. In questo modo si parte da certificazioni che attestano la capacità a svolgere un determinato lavoro e poi si interviene per capire se si è in grado di lavorare per la Pubblica Amministrazione”. In altre parole, per il sottosegretario occorre “contemperare trasparenza, rispetto della legalità, e verifica delle capacità”. Il Governo, pertanto, è al lavoro per individuare le regole, anche in attuazione della riforma Madia. “In Italia abbiamo dirigenti bravissimi a dare pareri – ha concluso Rughetti - ma poi sono pochi quelli bravi a risolvere le questioni”. (alm) - da www.anci.it
Si rendono disponibili le slide del webinar del 21 settembre 2015, organizzato dall’Ifel: Anticorruzione nelle partecipate e controllate: quali strumenti? con relatore: Bolognino e Di Rienzo, esperti in materia di trasparenza e legalità e in contabilità di Stato.
Circolare, dell’Anci e dell’Upi, sulle problematiche dei bilanci delle province e delle città metropolitane. 
Il Consiglio di Stato, sez. V, con sentenza 7 settembre 2015, prende in esame la controversia avente origine nella domanda di una dipendente della P.A. tendente all'accertamento del suo diritto all'assunzione nel ruolo del personale dirigenziale e alla stipulazione del relativo contratto di lavoro, a seguito dell'espletamento di una procedura pubblica concorsuale.
La Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, con la deliberazione del 18 settembre 2015, si è pronunciata in merito ad un contrasto interpretativo, presente anche nelle sezioni regionali, concernente l'art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sui limiti assunzionali, in virtù della particolare rilevanza della questione indagata in termini di coordinamento della finanza pubblica.
