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I proventi del codice della strada

Pesanti sanzioni per le amministrazioni locali che non reinvestono almeno il 50% dei proventi delle multe a favore della mobilità, che inoltre, come previsto dell'articolo 208 del Codice della Strada, non devono essere utilizzati per fare cassa. Anche da qui dovrebbe ripartire il 'nuovo Codice’, in discussione in Parlamento. L’Aci lo richiede a gran voce in occasione della 70a Conferenza del Traffico e della Circolazione in corso nella sede nazionale Aci di Roma. Così l'Automobile Club d'Italia spiega che “serve un nuovo Codice della Strada perché quello vigente è sempre meno rispettato, perfino dalle Amministrazioni locali”. Inoltre per quanto riguarda i cittadini, secondo l'analisi di Aci, l'incremento delle sanzioni per infrazioni (+21% negli ultimi sei anni) e la battuta di arresto della riduzione delle vittime della strada (-0,6% nel 2014 rispetto al 2013, a fronte di un complessivo -52% dal 2000), misurano il calo di interesse degli automobilisti verso l'insieme di norme che regolano la mobilità. “I soldi per la sicurezza stradale ci sono - sottolinea Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia - ma troppi Comuni destinano ad altre voci quanto previsto dalla legge a favore degli automobilisti. Per garantire l'osservanza della norma - ribadisce - è opportuno prevedere pesanti misure sanzionatorie per le Amministrazioni inadempienti. Tutto ciò - conclude - può essere ben evidenziato in un nuovo Codice della Strada più snello e semplice, con poche ma chiare norme di comportamento per gli utenti, che rimandi a specifici regolamenti il corposo insieme di dettati tecnici sulle caratteristiche delle strade e dei veicoli”. da www.anci.it

Il saldo finale di competenza

vortice1Con il disegno di legge di stabilità 2016, il patto di stabilità interno è definitivamente accantonato a favore del pareggio del saldo finale di competenza. Tale cambiamento potrebbe comportare lo sblocco di oltre 2 miliardi di euro di pagamenti.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Normativa-Patto di stabilità interno

Convegno a Palermo il 20 novembre 2015

palermo2015L’A.S.F.E.L. organizza, per il prossimo 20 novembre, un convegno a Palermo dal titolo: La contabilità nell'anno dell'armonizzazione: il DUP.
 
Il convegno, ospitato presso il Comune di Palermo, Palazzo delle Aquile, è a partecipazione gratuita e l’organizzazione è diretta dalla struttura dell’Associazione presente in Sicilia, che fa capo al dott. Antonino Mineo, componente del Direttivo dell’A.S.F.E.L. e Presidente dell'ASFEL Sicilia.

 

L’organizzazione è stata possibile anche grazie alla partecipazione della Halley Consulting, www.halleyconsulting.it.

 

Per l'iscrizione (gratuita) è necessario compilare il form on line disponibile qui. Ai partecipanti sarà attivato l'invio delle newsletter e l'accesso al portale dell'Associazione per 30 giorni.

 

Al termine del convegno, si terrà la III Assemblea Generale dell'Associazione, con il rinnovo di tutti gli organi della stessa.

pdf3 Scarica la brochure

La tassa di iscrizione agli albi professionali

albo1Con Circolare il Consiglio Nazionale degli Ingegneri interviene sulla questione relativa all’applicabilità, ai dipendenti pubblici ingegneri, dei principi individuati dopo la sentenza n. 7776/2015, con la quale la Cassazione ha riconosciuto il diritto degli avvocati dipendenti delle Pubbliche amministrazioni al rimborso della tassa di iscrizione all'Albo professionale.

La notizia è inserita nella newsletter giornaliera che è inviata agli Associati, che possono consultarla, inoltre, nel menù: Newsletter- News giornaliera

I dipendenti delle province

 Sarebbero circa 2mila i dipendenti delle Province da ricollocare attraverso il ministero della P.A, o meglio la piattaforma mobilità.gov.it. È questo l'esito, fanno sapere fonti autorevoli, di un primo monitoraggio. Una parte dei lavoratori sarebbe infatti riassunta direttamente dalla Regioni, mentre 1.800 andrebbero in pensione.

Il nuovo codice degli appalti

“Il giudizio sulla Legge Obiettivo l'ho già dato ripetute volte: come ha messo in luce l'analisi svolta dalla commissione, la Legge Obiettivo ha una storia d’insuccessi e ha dato pochissimi vantaggi. Per questo il Governo ne ha deciso il superamento, che non vuol dire semplicemente abrogare le vecchie norme, ma significa proporre una nuova disciplina armonizzata inserita nel nuovo codice degli appalti che rappresenta davvero un enorme passo in avanti per il sistema dei lavori pubblici”. Lo ha dichiarato in aula alla Camera - dove si sta discutendo la delega al governo per l'attuazione delle direttive Ue sull'aggiudicazione dei contratti di concessione e sugli appalti pubblici - il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. da www.anci.it

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