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I resti assunzionali nelle assunzioni

assunzioni4Un ente locale inoltra alla Corte dei Conti – sezione regionale di controllo per la Toscana, una richiesta di parere sulla corretta interpretazione dell’art. 4, comma 3, del d.l. 78/2015, che consente “l’utilizzo dei residui ancora disponibili delle quote percentuali delle facoltà assunzionali riferite al triennio precedente”. In particolare, chiede: se il triennio di riferimento sia il 2011/2013 ovvero il 2012/2014;  se l’utilizzo dei resti può riguardare nuove assunzioni o solo il personale degli enti di area vasta secondo le previsioni dell’art. 1, comma 424, della l. 190/2014; se la previsione di utilizzo dei resti assunzionali debba essere stata già prevista nel piano assunzionale 2014 oppure possa esserlo in quello del 2015.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Personale

I comuni possono contribuire ai fitti delle caserme

Le caserme di polizia che devono pagare l'affitto ai privati potranno contare sul contributo dei Comuni. La commissione Bilancio del Senato nella notte ha approvano un emendamento alla legge di stabilità, a prima firma Paolo Arrigoni (Lega nord), che prevede la possibilità per gli enti locali di “contribuire al pagamento del canone di locazione”. I comuni interessati sono quelli appartenenti al territorio di competenza delle stazioni delle forze dell’ordine. (alm) - da www.anci.it

I dipendenti provinciali

Arriva la prima mappa del ministero P.A. sui dipendenti delle Province, per i quali sta partendo il ricollocamento. I dati finora disponibili ne vedono coinvolti oltre 15mila, di cui 5.575 saranno direttamente assunti dalle Regioni, poco meno andranno all'Agenzia del Lavoro, per altri 2.889 scatterà la pensione, mentre la mobilità riguarderebbe 1.957 unità. - da www.anci.it

La proroga della rinegoziazione dei mutui

La Cassa Depositi e prestiti, accogliendo le richieste più volte manifestate dall’ANCI, ha prorogato alle 13 del prossimo lunedì 23 novembre 2015 il termine per l’adesione alle operazioni di rinegoziazione dei mutui a favore di Provincie, Città metropolitane e Comuni, ed al 30 novembre quello per la ricezione della documentazione originale.
Originariamente, le scadenze erano state fissate rispettivamente per il 19 novembre ed il 26 novembre.
L’Associazione dei Comuni italiani plaude a questa decisione, riconoscendo la sensibilità di  Cdp, che ancora una volta viene incontro alle oggettive necessità manifestate dai Comuni.

I pagamenti dei programmi comunitari

Sono state soddisfatte al 100% le richieste avanzate dai Comuni sedi di Città metropolitane per l’assegnazione di spazi finanziari per i pagamenti destinati al cofinanziamento dei programmi comunitari, stanziati da un decreto del ministero dell’Economia. Lo ha stabilito la Conferenza Unificata, che ieri era chiamata a ripartire 462 milioni - messi a disposizione da un decreto del Tesoro - tra le Regioni e i Comuni sedi di Città metropolitane che ne avevano fatto richiesta.
Ebbene, “la limitata incidenza sul totale delle richieste dei Comuni - si legge nel Dpcm che dà il via libera al riparto degli spazi – consente di soddisfare le stesse con una contenuta riduzione del soddisfacimento delle richieste regionali”, e per questo motivo “si intende procedere alla cessione di spazi finanziari ai Comuni richiedenti per un importo pari al 100% della richiesta avanzata”.
Le richieste dei Comuni sedi di Città metropolitane sono dunque state evase nella loro totalità, e non per il 70%, come erroneamente riportato oggi da alcuni organi di stampa.
Si tratta, in totale, di spazi finanziari (ceduti ai fini dell’esclusione delle spese dal Patto di stabilità), per complessivi 54,4 milioni, così suddivisi: 2 milioni a Cagliari; 32,2 a Firenze; 5,3 a Genova; 4,6 a Messina; 9,2 a Torino; 1 a Venezia. (com) - da www.anci.it

La nota di lettura di AnciToscana sul disegno di legge di stabilità

ancitoscana1La bozza della nuova Legge di Stabilità per il 2016 prevede disposizioni di assoluto rilievo per la finanza comunale. Oltre, infatti, a contenere una nuova configurazione dei principali tributi comunali, il provvedimento includerà, tra l’altro, l’abolizione dell’imposizione sull’abitazione principale e il superamento del Patto di Stabilità interno per la prima volta dalla sua istituzione nel 1999.

Note e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Normativa-Leggi di stabilità

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