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Aumenta il rating di Roma Capitale

L’agenzia di rating Fitch ha alzato da negative a stabili, le prospettive sul rating del Comune di Roma, che resta BBB.

Una decisione che si fonda su diverse considerazioni, prime fra tutte il sostegno del governo ma anche dell'andamento dei conti, che presentano un "basso indebitamento diretto". Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha commentato: "Le cose a Roma stanno cambiando: la valutazione di Fitch da ragione al nostro lavoro e sono convinto che sia un primo passo a cui seguiranno presto altri". Il riferimento del primo cittadino è “alle aziende e ai servizi forniti ai cittadini che si stanno allontanando dagli anni opachi della vecchia amministrazione. Nei primi 2 anni dell'amministrazione abbiamo lavorato per riportare legalità e trasparenza negli atti del Comune e per impostare il cambiamento, lavoro che sta dando i suoi frutti che raccoglieremo dai prossimi mesi”. Positivo anche il commento del vicesindaco e assessore al bilancio Marco Causi “il cambiamento delle prospettive da negative a stabili è il riconoscimento del lavoro fatto dalla giunta Marino per il risanamento e il rilancio dell'azione amministrativa. Il pronunciamento è un importante riconoscimento dell’ accresciuta affidabilità del soggetto Roma Capitale, che ci permette di affrontare con più forza i prossimi appuntamenti, in primis il Giubileo della Misericordia”. (lg) - da www.anci.it

 

Gli enti in dissesto

“Abbiamo posto all’attenzione della Conferenza le problematiche relative allo stato di attuazione delle procedure di dissesto e pre-dissesto finanziario che nell’ambito di un confronto sulla revisione del Testo Unico degli enti locali mira a mettere a punto dei correttivi che agevolino e stabilizzino il risanamento finanziario degli enti che vi fanno ricorso”. Lo ha detto il Enzo Bianco sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale Anci al termine della Conferenza Stato-Città svoltasi oggi al Viminale, alla quale hanno preso parte anche i vice presidenti Anci Umberto Di Primio e Roberto Pella.

Mettendo in luce la situazione estremamente delicata di dissesto e pre-dissesto che interessa molti comuni italiani, con particolare riferimento a quelli di piccole dimensioni, il presidente del Consiglio dell’Anci Bianco ha sottolineato la necessità di una maggiore autonomia delle amministrazioni locali, per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla norma.

“Chiediamo – ha rimarcato il sindaco di Catania – di rivedere la normativa con interventi di carattere generale che diano ai Comuni la flessibilità indispensabile per programmarsi a seconda delle esigenze organizzative interne al fine di conseguire l’obiettivo del riequilibrio dei conti. Le attuali procedure previste – ha detto Bianco – non rispondono, infatti, alle numerose criticità riscontrate, che richiedono variazioni delle regole correnti e una ricomposizione dell’assetto normativo”

Ribadendo l’impegno dell’Anci a collaborare alla revisione organica della normativa, anche sulla base delle norme che su questa materia sono state inserite nel testo di legge di revisione del TUEL da tempo sottoposto all’attenzione del Governo, il presidente Bianco ha, poi, illustrato i punti più urgenti per il quali l’Associazione auspica che si trovino al più presto idonei veicoli normativi.

In particolare per l’Anci appare opportuno rendere omogenee delle norme riguardanti i tempi di ripiano per gli enti sperimentatori e non, che abbiano attivato la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell’art.243–bis del Tuel, al fine di estendere a tutti gli enti locali l’ampliamento dell’orizzonte temporale della copertura del piano di riequilibrio in coerenza con le norme riguardanti i disavanzi emersi con la revisione straordinaria dei residui. Dispositivo che  attualmente è previsto per i soli enti già sperimentatori della nuova contabilità (dl 78, art. 2, co. 5).

In secondo luogo, anche sulla scorta delle esperienze pregresse, l’Associazione dei Comuni ritiene essenziale e urgente il rifinanziamento del Fondo previsto per gli enti locali in dissesto dall’art. 3- bis del decreto legge n.174 del 2012, anche per il triennio 2015-2017 per un importo di 30 milioni di euro annui, attraverso l’utilizzo di economie che risultano già disponibili senza dover ricorrere a nuove risorse. (fdm) - da www.anci.it

L'intervento dell'Anac sulla Cuc

cuc9Con la determinazione n. 11 del 23 settembre 2015, l’Anac è intervenuta in tema di: ulteriori indirizzi interpretativi sugli adempimenti ex art. 33, comma 3-bis, decreto legislativo 12 aprile 2006 n.163 e ss.mm.ii.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

I dati sensibili

privacy3Il presidente del Garante per la protezione dei dati personali ha scritto al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Sergio Chiamparino, per richiamare l'attenzione della Conferenza sulla preoccupante prassi di pubblicare sui siti web degli enti pubblici atti e documenti contenenti dati personali non indispensabili di cittadini e dipendenti, spesso estremamente delicati come quelli riferiti alla salute, in particolare alla disabilità.

La notizia è inserita nella newsletter giornaliera che è inviata agli Associati, che possono consultarla, inoltre, nel menù: Newsletter- News giornaliera

L'anticipazione di liquidità: il decreto

soldi5Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MEF che dà il via al meccanismo per il nuovo sblocca-pagamenti degli enti locali, con la distribuzione degli 850 milioni di euro previsti dal d.l. n. 78/2015 per liquidare i debiti scaduti al 31 dicembre 2014. L’operazione seguirà quanto già previsto con i precedenti prestiti, è applicabile anche agli enti che non hanno mai fatto richiesta di anticipazioni di liquidità dalla Cdp.

Ulteriori note e documenti sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione del bilancio-Finanza Locale

Il patto di stabilità per i piccoli comuni

“Appare necessario che nella Legge di stabilità sia prevista una norma per posticipare al 2017 l'introduzione anche per i comuni del pareggio di bilancio, con l'impegno ad una revisione (da realizzarsi il prossimo anno) della L. 243/2012 che diede attuazione alla modifica dell'art. 81 della Costituzione». Lo scrive in una nota il senatore Federico Fornaro, capogruppo Pd in Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscalee conclude sottolineando che “per favorire la ripresa degli investimenti degli enti locali, inoltre, occorre prevedere nei bilanci del 2016 la possibilità di un utilizzo mirato degli avanzi di amministrazione dei comuni virtuosi e l'eliminazione del patto di stabilità per i comuni al di sotto dei 5mila abitanti”. (lg) - da www.anci.it

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