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Il blocco salariale nel 2016

blocco1Con la Circolare del marzo 2016, il MEF – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, fornisce ulteriori notizie, ai fini di un puntuale adeguamento del bilancio di previsione del corrente esercizio finanziario degli enti ed organismi pubblici, per effetto delle misure aggiuntive di contenimento della spesa pubblica previste dalla Legge di Stabilità e dal Decreto Milleproroghe.

La notizia è inserita nella newsletter giornaliera che è inviata agli Associati, che possono consultarla, inoltre, nel menù: Newsletter- News giornaliera

Le spese di personale nell'armonizzazione

unione7Con la deliberazione del marzo 2016, la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Lombardia, è intervenuta sulla corretta determinazione del parametro della spesa corrente 2011-13 ai fini dell’applicazione dell’art. 1, co 557, della l. n. 296/2006.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Armonizzazione

Il nuovo codice degli appalti

“Anci apprezza l’impianto complessivo del nuovo codice degli appalti, ma nel contempo sottolinea la necessità di introdurre alcuni correttivi”. Così il presidente del Consiglio nazionale dell’Associazione e sindaco di Catania, Enzo Bianco, nell’intervento al convegno promosso dall’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) “Il Codice dei lavori pubblici: un nuovo inizio”, che si è tenuto questa mattina a Roma alla presenza, fra gl’altri, del presidente dell’Anac Raffaele Cantone e del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.
“Oltre a sottolineare positivamente la rapidità con la quale si è giunti a delineare il nuovo codice, ci sono due punti fermi che i sindaci apprezzano in particolare – ha detto Bianco – vale a dire la semplificazione delle norme, concreta attuazione di un sistema di soft law che ci porta finalmente a livelli europei, assieme alla ‘corsia preferenziale’ introdotta per i ricorsi al Tar in materia di appalti e a tempi certi per l’aggiudicazione delle gare. Oggi il sistema è arrivato ad un punto limite per i sindaci ed i Comuni, dal momento che è impossibile prevedere il termine di inizio effettivo dei lavori dopo l’aggiudicazione di una gara”.
Il presidente del CN dell’Anci ha dedicato un passaggio al sistema integrato degli appalti: è condivisibile – ha affermato Bianco - “che il nuovo codice tenda a superare l’unicum che ricomprende progettazione ed esecuzione dei lavori, a condizione che questa previsione non si traduca in un nuovo  sistema di adempimenti pesanti e onerosi, anche in termini di tempo, per i Comuni italiani”.
Infine, rivolgendosi direttamente al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, presente al convegno Ance, Bianco ha sottolineato la necessità di prevedere risorse e incentivi per ridare completa capacità di progettazione ai Comuni: “La forte riduzione delle risorse trasferite in questi anni dallo Stato ai municipi – ha detto il primo cittadino di Catania – ha infatti reso ‘esili’ e carenti le strutture di progettazione dei nostri Comuni”. (dm) - da www.anci.it

Il contenzioso dei comuni per l'Imu 2012

Il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, ha scritto al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, al sottosegretario Pierpaolo Baretta e al Capo di Gabinetto dello stesso Ministero Roberto Garofoli, chiedendo “un autorevole intervento presso gli uffici competenti, che possa favorire la concertazione di una soluzione equilibrata” al contenzioso tra Mef e Comuni sulle compensazioni finanziarie derivanti dall’istituzione dell’Imu, nel 2012.
Un contenzioso conclusosi di recente in modo definitivo, con le sentenze del Tar del Lazio (03804/2014) e del Consiglio di Stato (5008/2015) che danno ragione ai Comuni e bocciano il metodo con il quale vennero attribuite le risorse destinate ai Comuni, “con particolare riferimento – scrive Fassino – alla differenza Ici-Imu e all’inclusione nella base imponibile Imu degli immobili di proprietà comunale che non producono alcun gettito”.
ANCI chiede di definire in tempi brevi una soluzione che dia seguito all’annullamento disposto dal Consiglio di Stato, evidenziando l’esigenza di destinare risorse in compensazione ai Comuni penalizzati dai provvedimenti annullati. Da qui la richiesta di “attenzione e di un autorevole intervento, in grado di salvaguardare tutti gli interessi in gioco, senza il quale si rischia di rimettere in discussione anni di riparti peraltro caratterizzati da continue modifiche di regime normativo”.   - da www.anci.it

I dati del FSC 2016

Nella seduta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali del 24 marzo 2016 è stato sancito l’accordo sulla metodologia da applicare ai fini della distribuzione del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2016, previsto dall’articolo 1, comma 380-ter, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.

In attesa del perfezionamento del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di formalizzazione dei criteri di alimentazione e riparto del suddetto Fondo, viene reso disponibile un prospetto analitico che permette a ciascun comune di consultare l’ammontare della spettanza 2016 a titolo di Fondo di solidarietà comunale e la procedura di calcolo seguita per la determinazione della stessa.

Si ricorda in proposito che detta determinazione è strettamente legata ai dati fiscali resi disponibili dal Ministero dell’economia e delle finanze. La conoscenza di tali elementi consente, più agevolmente, la predisposizione del  bilancio di previsione per il 2016, che, si ricorda, dovrà essere approvato entro il 30 aprile p.v.

Il nuovo pareggio di bilancio

Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio per Regioni e enti locali (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, ha approvato un disegno di legge di modifica della legge 24 dicembre 2012, n. 243, recante disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione in materia di bilanci delle Regioni e degli enti locali. Il disegno di legge ha la finalità di adeguare i vincoli di finanza pubblica degli enti territoriali alla riforma della contabilità degli enti stessi, anche attraverso processi di semplificazione delle procedure. Nello specifico il provvedimento sostituisce i quattro saldi di riferimento dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali prevedendo un unico saldo non negativo in termini di competenza tra le entrate fiscali e le spese finali, sia nella fase di previsione che di rendiconto. Inoltre vengono disciplinate le operazioni di indebitamento e l’utilizzo dell’avanzo degli esercizi precedenti per operazioni di investimento. Infine viene demandato a legge dello Stato, il concorso delle Regioni, dei Comuni, delle Province, delle Citta metropolitane e delle Province autonome di Trento e Bolzano alla sostenibilità del debito delle amministrazioni pubbliche attraverso versamenti al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, tenuto conto dell’andamento del ciclo economico.

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