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Gli affidamenti e l'aggiudicazione nel codice dei contratti

contratto1L’aggiudicazione degli appalti pubblici nel d.lgs. n. 50 del 2016 - prime considerazioni e Il nuovo codice dei contratti: le fasi dell'affidamento. Materiale informativo e formativo sul nuovo codice dei contratti pubblici.

Sul tema del codice degli appalti Asfel ha predisposto interessanti proposte formative di elevata qualità, che puoi consultare qui.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Appalti, Trasparenza e Anticorruzione

Le linee guida per i rendiconti 2015

operai1Con la deliberazione  la Corte dei conti, Sezione delle Autonomie sono state approvate le linee guida e relativo questionario per gli organi di revisione economico finanziaria degli enti locali per l’attuazione dell’articolo 1, commi 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Rendiconto della gestione 2015.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili (per gli Associati) nel menù: Gestione dell'ente-Revisori

Il rimborso ai contribuenti dei tributi

rimborso2Rinviato il termine per l’inserimento dei dati relativi ai rimborsi dei tributi locali nell’applicazione informatica del Mef.f. 

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Tributi

I limiti sulla spesa flessibile per il personale di altri enti

accordo1Delibera della Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, che ha affrontato la questione di massima in merito alla applicabilità dei limiti di spesa di cui all’art. 9, comma 28, del d.l. n. 78/2010.

La notizia indicata e ulteriori documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Personale

Approvato il nuovo decreto enti locali

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, lunedì 20 Giugno 2016, alle ore 18.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti.

DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALI, DI SPESA SANITARIA, DI EMERGENZE AMBIENTALI, DI AGRICOLTURA

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge contenente misure per gli enti locali. In particolare, il provvedimento:

1.Efficienta le risorse comunali. Ridestina al comparto comunale alcune economie di spesa (circa 26 milioni di euro) residuate da stanziamenti inerenti lo stesso comparto comunale (gli accantonamenti prudenziali 2015 e il fondo per il rimborso della Tasi abitazione principale). Le risorse vengono destinate a rendere più fluido ed equo il passaggio dal criterio della spesa storica a quello basato su fabbisogni standard e capacità fiscale (che al momento vale per il 30% dei trasferimenti statali).

2.Crea un “cuscinetto” contro i dissesti finanziari dovuti a eventi molto lontani nel tempo. Crea un “Fondo per i contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità o cedimenti” con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016-2019. Tale fondo è destinato a comuni che siano colpiti da sentenze esecutive (dovute a calamità naturali o cedimenti strutturali) il cui onere risarcitorio sia superiore alla metà del proprio bilancio di parte corrente. Tale intervento è destinato quindi ad evitare il dissesto finanziario di comuni che si trovano ora a dover pagare l’onere di eventi occorsi a volte diversi decenni fa.

3.Guida l’uscita dall’emergenza per i comuni terremotati o colpiti da calamità Rende più certa e sostenibile l’uscita dall’emergenza per i comuni colpiti da eventi sismici, prevedendo un riapplicarsi graduale in quattro anni (anziché integralmente dall’anno prossimo) dei tagli ai trasferimenti statali da cui questi comuni erano stati esentati negli anni dell’emergenza (Emilia, l’Aquila, Massa Carrara e Lucca). In più, eroga un contributo straordinario a L’Aquila (16 milioni di euro) e ai comuni limitrofi (1,5 milioni di euro) per esigenze connesse alla ricostruzione. Allo stesso tempo, destina 7,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017 come somme destinate alle transazioni per i parenti delle vittime dell’alluvione del 1998 a Sarno. Infine, proroga dal 30 giugno al 31 ottobre il pagamento della prima rata del prestiti erogati da Cassa Depositi e Prestiti alle imprese del cratere sismico emiliano al fine di consentir loro il pagamento dei tributi negli anni dell’emergenza.

4.Elimina le sanzioni per province e città metropolitane che nel 2015 non hanno rispettato il Patto di Stabilità interno. La particolare fase di transazione che vivono questi enti (caratterizzata da una massiccia riduzione di risorse, in vista dell’attuarsi della riforma costituzionale) li mette  in una condizione di eccezionalità tale da giustificare questo provvedimento, limitato ai soli enti di questo comparto.

5.Contiene norme per consentire una migliore gestione di bilancio da parte delle Regioni, nel rispetto delle disposizioni delle Legge di Stabilità 2016.

Norme in materia di enti territoriali

1.Per quanto riguarda l’Accordo con la Regione Sicilia, viene modificato il regime di compartecipazione ai decimi dell’Irpef stabilendone le entrate per la Regione ai fini dell’equilibrio finanziario basato sull’aggiustamento strutturale dei conti pubblici della Regione Sicilia, basato tra le altre cose  su: 1) riduzione della spesa corrente (esclusa sanità) del 3% ogni anno dal 2017 al 2020. 2) riduzione della spesa per pubblico impiego 3) adozione dei fabbisogni standard per il comparto comunale 4) adozione dei provvedimenti relativi alla legge Delrio in tema di riordino istituzionale e legge Madia in tema di riforma della pubblica amministrazione.

2.Regione Valle d’Aosta: primo adempimento ai fini del recepimento dei contenuti dell’Accordo tra il Ministro dell’economia e delle finanze ed il Presidente della Regione autonoma della Valle d’Aosta con parziale ristoro delle accise a titolo di compensazione della perdita di gettito subita, per gli anni 2011-2014, dalla regione Valle d’Aosta nella determinazione dell’accisa, disponendo l’attribuzione alla medesima regione dell’importo di 70 milioni di euro per l’anno 2016.

Il project financing nel codice dei contratti

[…]Il d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 dedica al project financing gli artt. 183 ss., prevedendo numerose differenze rispetto al previgente art. 153 del d.lgs. 163/2006.

Fatto salvo quanto si dirà in seguito relativamente alle procedure di affidamento, è in primo luogo opportuno soffermarsi sinteticamente sulle principali novità introdotte dal nuovo codice.

Il comma 1 del citato art. 183, d.lgs. n. 50/2016, dispone che per la realizzazione di lavori pubblici o di lavori di pubblica utilità inseriti negli strumenti di programmazione formalmente approvati dall’amministrazione aggiudicatrice sulla base della normativa vigente, “le amministrazioni aggiudicatrici possono, in alternativa all’affidamento mediante concessione ai sensi della parte III, affidare una concessione ponendo a base di gara il progetto di fattibilità, mediante pubblicazione di un bando finalizzato alla presentazione di offerte che contemplino l’utilizzo di risorse totalmente o parzialmente a carico dei soggetti proponenti”.

Dal tenore testuale della disposizione si comprende chiaramente come, nel nostro ordinamento, il project financing rappresenti una particolare modalità di affidamento di una concessione, alternativa a quella generale di cui agli artt. 164 ss. del nuovo codice.

Inoltre, il citato comma 1 dell’art. 183 contiene una prima e rilevante novità, correlata alle modifiche che il nuovo codice ha apportato in tema di livelli di progettazione.

L’ormai abrogato codice del 2006 disponeva, infatti, che, nelle procedure di finanza di progetto, la pubblica amministrazione dovesse porre a base di gara uno studio di fattibilità. Tale documento rappresentava il presupposto per l’inserimento di un’opera all’interno della programmazione triennale.

Una volta pubblicato il bando con allegato lo studio di fattibilità, le offerte dei partecipanti alla gare avrebbero dovuto contenere il progetto preliminare dell’opera: di conseguenza, all’operatore privato erano affidati tutti i livelli della progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva).

Sul punto, il nuovo codice degli appalti ha profondamente riformato le norme sulla progettazione.

In particolare, l’art. 23 del d.lgs. 50/2016 elimina, innanzitutto, lo studio di fattibilità come presupposto dell’inserimento negli strumenti di programmazione.

Inoltre, nel nuovo codice, i livelli di progettazione risultano modificati, tenuto conto che la progettazione preliminare viene sostituita dalla progettazione di fattibilità tecnica ed economica.

D’altra parte, è proprio il progetto di fattibilità a costituire, oggi, il livello minimo per l’inserimento delle opere all’interno degli strumenti di programmazione.

Tornando al project financing, quanto detto aiuta, dunque, a comprendere che, nella nuova disciplina, punto di partenza della procedura è il progetto di fattibilità che la stazione appaltante pone a base di gara, essendo ora demandate all’aggiudicatario solo la progettazione definitiva e quella esecutiva.[…]

Estratto del manuale “Diritto degli appalti pubblici. Aggiornato alle novità introdotte dal nuovo codice appalti 2016”, di Carmelo Giurdanella – AA.VV., edizione CeSDA srl, giugno 2016. - da www.giurdanella.it

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