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Il nuovo numero della rivista scientifica Management locale

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Il numero 10, III anno, della rivista scientifica Management locale – rivista di amministrazione, finanza e controllo – contiene ben 18 articoli, tutti di grande interesse e di attualità.
 
Tra i tanti articoli, si segnalano i tre relativi all’armonizzazione, che trattano delle numerose scadenze di fine anno, nel primo anno del nuovo sistema contabile (di Vincenzo Iennaro), della stima del contenzioso (di Antonino Mineo) e infine del bilancio consolidato degli enti locali (di Eugenio Piscino).
 
In tema di personale importanti gli articoli di Gianluca Bertagna sul processo di mobilità, così come gli incarichi dirigenziali a contratto di Biagio Giordano o il commento, completo, sulle ultime pronunce della Sezione Autonomie della Corte dei conti, in tema di personale, di Liliana Cirillo, così come l’articolo di Luigi Oliveri, il ruolo della contrattazione decentrata.
 
Interessanti e attuali gli articoli di Alberto Barbiero, la programmazione degli acquisti di beni e servizi, di Paolo Longoni, la tempestività dei pagamenti degli enti locali e il ruolo del revisore e di Amedeo Scarsella, sul rispetto del principio delle pari opportunità nelle giunte comunali.
 
Di grande interesse l’articolo di Rosario Scalia, Presidente della Sezione regionale di controllo per la Basilicata, della Corte dei conti, azioni di contrasto ai fenomeni della corruzione: il contributo allo sviluppo del Paese.
Inoltre, sono sempre presenti (dal numero di settembre) le due rubriche fisse, di Sergio Trovato e di Stefano Usai, rispettivamente sui tributi locali e sul diritto amministrativo.

Sul sito associativo - www.asfel.it - è possibile consultare gli ulteriori numeri della rivista scientifica, nella voce di menù: Newsletter-Management locale

I requisiti per la selezione pubblica

discrezione1La disposizione (art. 14 della l. 845/1978) si limita a prevedere che "gli attestati di qualifica rilasciati dalle Regioni costituiscono titoli idonei per l'ammissione ai pubblici concorsi" ma "tale previsione non esclude il potere discrezionale della PA di richiedere, oltre al possesso di suddetto titolo, ulteriori requisiti finalizzati alla selezione del miglior personale possibile". Così la Suprema Corte di Cassazione.

La notizia è inserita nella newsletter giornaliera che è inviata agli Associati, che possono consultarla, inoltre, nel menù: Newsletter- News giornaliera

La Piattaforma per la certificazione dei crediti

piattaforma1Al fine di rimuovere le criticità rilevate nell’adempimento degli obblighi di comunicazione e di aggiornamento dello stato delle fatture passive nella Piattaforma per la certificazione dei crediti, previsti dalla normativa, nell’ambito dell’attività di supporto ai Comuni, IFEL ha organizzato un ciclo di webinar sul tema.

Documenti e note sull'argomento sono disponibili, per gli Associati, nel menù: Gestione dell'ente-Finanza Locale

L'avviso per l'elenco dei revisori 2016

dubbio6Con decreto ministeriale in data odierna, è stato approvato l’ avviso relativo alle modalità e ai termini per l’iscrizione nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali che sarà in vigore dal 1° gennaio 2016.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Revisori

La gestione innovativa delle entrate comunali

tasse8Si rende disponibile il materiale di studio del convegno, tenuto al comune di Casalecchio, ieri 28 ottobre, con . dott. Alberto Barbiero (tra le tante Componente del Comitato Scientifico dell'Asfel) e la d.ssa Sabrina Murri, dal titolo: Modelli innovativi per la gestione dei crediti (e dei rischi connessi) dei Comuni.

Notizie e documenti sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Tributi

L'Assemblea Anci a Torino

TORINO - “La nostra determinazione nel confronto continuo con il governo ha prevalso e con questa Legge di Stabilità si inizia finalmente a cambiare passo. Lo rivendichiamo come un successo delle nostre battaglie e il nostro giudizio, dunque, è positivo senza rinunciare a chiedere miglioramenti in sede parlamentare su questioni che non appaiono risolte”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, in un passaggio della relazione di apertura della XXXII assemblea annuale Anci che si apre oggi al Lingotto di Torino.
“Apriamo questa nostra assise nazionale annuale – ha detto Fassino - in un passaggio cruciale per l’Italia e per i nostri Comuni. Dopo anni di crisi, l’Italia conosce da mesi una dinamica economica di ripresa: crescono le esportazioni e i consumi, si riaccendono mutui e si muove il mercato immobiliare, le imprese tornano a tirare credito e a investire”.
Un’inversione di marcia in cui, per il presidente Anci, si muove anche la manovra in lettura in questi giorni in Parlamento “che non si affida più al solo contenimento della spesa il compito di rimettere in moto l’economia ma punta invece su misure “espansive” che stimolino gli investimenti, sostengano la domanda e il potere di acquisto, dinamizzino il mercato del lavoro”. “Per la prima volta dal 2007 ad oggi – ha rimarcato Fassino – la legge di bilancio presentata dal Governo non è fondata su riduzione di risorse e tagli ai Comuni. Non era così scontato. Non è così per altri comparti della pubblica amministrazione. Per questo apprezziamo molto la svolta operata dal Governo”.
Fassino ha quindi elencato i frutti principali del confronto col governo dal rifinanziamento del fondo compensativo Tasi anche per il 2015 al il rinnovo del DL 35 per il pagamento dei debiti commerciali; dall’esclusione dai vincoli del Patto di Stabilità dei cofinanziamenti europei, fino alla riduzione delle sanzioni per violazione di Patto. “Altrettanto importante” è poi per il sindaco di Torino  la scelta di “non dare corso nel 2016 ai tagli in origine previsti per le Città metropolitane, anche se chiediamo di continuare il confronto per garantire a queste nuove istituzioni  risorse congrue e poteri adeguati”.
Fin qui i risultati ottenuti anche se il presidente Anci non ha mancato di illustrare ai numerodi sindaci in platea le criticità ancora irrisolte tra cui la più acuta “è la condizione finanziaria delle Province e degli snti di area vasta. Sulla base delle analisi del Sose – ha argomentato – il divario tra il fabbisogno e le entrate fa registrare un buco di 500 milioni che, se non compensato, causerà il dissesto di gran parte degli enti mettendo a rischio servizi fondamentali. Chiediamo perciò con forza a Governo e Parlamento di adottare, in sede di conversione, misure finanziarie correttive che consentano di garantire alle Province le risorse necessarie alla erogazione dei servizi essenziali”.
Altre questioni non risolte riguardano, poi, la restituzione da parte dello Stato delle risorse anticipate dai Comuni per le spese degli Uffici Giudiziari “che ammonta ad un credito globale non inferiore a 700 milioni” e il tema dei rapporti tra Comuni e Cassa Depositi e Prestiti, per la rinegoziazione dei mutui contratti con gli Enti Locali.
Il 2015 è anche l’anno di entrata in vigore della Legge Delrio che ha istituito le Città metropolitane, su cui il presidente Anci, pur sottolineandone il “carattere innovativo” non ha
mancato di esprimere alcune perplessità: “Non saremmo sinceri  - ha detto – se non manifestassimo la nostra preoccupazione per le molte difficoltà e i troppi ritardi che sta incontrando la implementazione della Delrio. Difficoltà di ordine istituzionale e ordinamentale, laddove la gran parte delle Regioni a tutt’oggi non ha adeguato il regime delle funzioni delegate e delle relative risorse e difficoltà di tipo organizzativo soprattutto nei processi di mobilità di personale che hanno avuto fin qui dimensioni esigue”. “Per queste ragioni da questa Assemblea sollecitiamo governo e Regioni ad accelerare la attuazione degli adempimenti previsti dalla Legge, garantendo le risorse necessarie”.
E non meno preoccupante è per Fassino “la divaricazione trà finalità e funzioni assegnate alle Città metropolitane e scarsità di risorse proprie, contraddizione a cui chiediamo di porre rimedio dando attuazione al decreto legislativo del 2011 sul federalismo fiscale”.
La riforma Delrio però sollecita anche ad una rivisitazione anche delle normative che regolano i processi aggregativi (fusioni, unioni comunali, gestioni associate). “Su questo – ha tenuto a precisare il sindaco di Torino - non si tratta di mettere in discussione il ruolo centrale che ogni Comune, grande, medio o piccolo che sia  svolge nella vita della propria comunità ma nessuno può ignorare che la dimensione demografica non è ininfluente rispetto alla capacità di erogazione di servizi. Per questo l’Anci ha elaborato una proposta al Governo per l’adozione di nuovi criteri di aggregazione tenendo presente l’ambito socio economico ottimale e non la sola dimensione demografica, accompagnando il tutto da  meccanismi incentivanti e procedure semplificate”.
Fassino ha quindi concluso sulle critiche mosse all’Anci per le sue presunte posizioni troppo filo-governative: “Sono ingenerose e infondate, così come sono generose e infondate le rappresentazioni dell’Anci come di un ente di cui si potrebbe fare a meno. a chi tenta di rappresentare l’Anci come una istituzione paragovernativa, voglio ricordare che la nostra Associazione rappresenta 8000 Comuni Italiani ed è proprio questa rappresentanza universale e la gelosa difesa della nostra autonomia che ci consentono di essere liberi: né pregiudizionalmente ostili, né acriticamente favorevoli ai Governi in carica. Noi giudichiamo i Governi, quale che sia il loro colore politico, per le politiche che adottano”. (ef) - da www.anci.it

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