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Lo scadenziario di Aprile 2016

scadenze1604 1Si rende disponibile lo Scadenziario del mese di Aprile 2016, a cura di Eugenio Piscino e Italia Esposito, con tutte le scadenze e gli adempimenti di interesse degli enti locali. Lo Scadenziario è aggiornato alle più recenti normative.

E' possibile consultare gli scadenziari, alla voce di menù: Newsletter-Scadenziario

Le crisi finanziarie degli enti locali

crisi2Il CNDCEC evidenzia che a fine anni settanta, furono introdotte le prime regole per il contenimento della spesa locale. In particolare, agli enti fu imposta l’adozione di piani di riorganizzazione degli uffici e dei servizi in base a criteri di efficienza ed economicità. I provvedimenti adottati, tuttavia, si rilevarono insufficienti.

Documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Finanza Locale

L'acquisto delle divise con i fondi 208

vigili2Con la deliberazione, la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Sicilia, con Presidente il dott. Maurizio Graffeo (tra le altre Componente del Comitato Scientifico dell’Asfel) ha risposto a un quesito sulla corretta interpretazione dell’articolo 208 comma 4 lett. b) del Codice della strada che consente alle pubbliche amministrazioni di utilizzare una quota dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie.

Documenti e note sull'argomento sono disponibili nel menù: Gestione dell'ente-Finanza Locale

Parere del Consiglio di Stato sulla riforma dei licenziamenti

dipendenti7Il Consiglio di Stato ha espresso parere sullo schema di decreto legislativo recante “Modifiche all’art. 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’art. 17, comma 1, lettera s), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento disciplinare”.

Notizie e documenti sono disponibili nel menù: Normativa-Leggi Enti Locali

Ora il rinnovo dei contratti

Comunicato stampa Cgil - Fp Cgil - Flc Cgil  - "Raggiunto risultato importante, governo non ha più alibi su rinnovi"
"Raggiunto l'accordo sulla riduzione dei comparti, ora il governo non ha più alibi: si rinnovino i contratti pubblici e lo si faccia subito, mettendo le risorse necessarie. Il sindacato ha fatto la sua parte, adesso tocca al governo fare la sua". Così  Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil commentano l'accordo raggiunto nella notte all'Aran, dopo 17 ore di trattativa, sulla riduzione da dodici a quattro dei comparti pubblici. Con questa intesa, affermano, "abbiamo ottenuto un accordo importante, un risultato da noi con tenacia ricercato. Siamo quelli che non hanno mai condiviso la legge Brunetta, che abbiamo lottato in questi anni affinché la riduzione dei contratti seguisse la logica delle aggregazioni omogenee per settore e arrivare quindi alla definizione di un contratto unico per sanità, per funzioni locali, per tutte le funzioni centrali e per la conoscenza. Questo accordo dovrà portare alla difesa degli interessi e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, con il rinnovo dei contratti, e al rilancio delle politiche di settore per migliorare la qualità dei servizi resi ai cittadini".

Nel merito dell'accordo, osservano Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil, "la diminuzione del numero dei comparti risponde ad una idea di aggregazione di settori, coerente con la politica di riduzione dei contratti. L'augurio, e il nostro impegno adesso, è che i contratti di settore, che per adesso costituiscono filiere pubbliche, possano essere integrati anche con i settori privati". Punto fondamentale, secondo i sindacati, "rimane la centralità del contratto nazionale, la valorizzazione della contrattazione decentrata, dando pienezza delle funzioni alle Rsu, e recuperando, per via contrattuale, titolarità in termini di organizzazione del lavoro e organizzazione dei servizi. Per noi riqualificare le Pubbliche amministrazioni, valorizzando le professionalità e i servizi resi ai cittadini, rimane il punto centrale". Secondo la Cgil e le categorie Fp e Flc, poi, "importante risultato è l'istituzione del comparto Istruzione e Ricerca all'interno del quale per la Cgil si riconoscono e salvaguardano i principi di libertà di insegnamento, autonomia della ricerca e valorizzazione delle diverse specificità contrattuali di scuola, università, ricerca ed afam".

Ci sono, nel testo, due elementi critici per la Cgil. "Il primo, l'autonomia della Presidenza del consiglio. Per questa via, infatti, il governo applica la legge Brunetta per difendere una un bacino ristretto di lavoratori. Secondo punto, i dirigenti tecnici professionali amministrativi della sanità. Non siamo, infatti, d'accordo che si riunifichi questa parte della dirigenza della sanità con quella delle autonomie locali. Seguendo questa linea si rompe l'unicità dei contratti e si afferma una competenza indistinta della dirigenza, a prescindere del comparto di appartenenza. Norma che abbiamo contestato nella riforma della dirigenza della delega Madia". Per chiudere, proseguono, "si tratta di un accordo innovativo che ha bisogno di strumenti che sono da un lato i contratti nazionali e dall'altro le risorse economiche per qualificare professionalità e riconoscere adeguamenti salariali ai dipendenti che hanno gli stipendi bloccati da oltre sei anni. La sfida adesso è il rinnovo dei contratti nazionali, noi siamo pronti, da subito. L'Aran convochi i sindacati e apra le trattative. I lavoratori hanno diritto al rinnovo, i cittadini hanno diritto a migliori servizi", concludono Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil.

La rinegoziazione dei mutui passivi

Nell'ambito delle iniziative messe in campo da Cassa depositi e prestiti nel 2015 per la gestione attiva del debito, si inserisce un intervento a sostegno della finanza locale consentendo a province e città metropolitane di rimodulare un debito che ammonta complessivamente a circa 4 miliardi di euro.

In seguito alla rinegoziazione del debito, ottenuta con la Legge di Stabilità 2016 (legge 208 del 2015) potranno essere sbloccate risorse nel periodo 2016-2020 per oltre 100 milioni di euro rivenienti dalla riduzione delle rate di ammortamento.

Sarà diffusa, a breve, una circolare contenente le istruzioni e per l'adesione e per il perfezionamento dell'operazione prevista entro il mese di maggio 2016.

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